Il Canyon di Caprera, il più grande sistema di canyon sottomarini nel nord-est della Sardegna, è stato riconosciuto come Hope Spot da Mission Blue, iniziativa mondiale per la tutela della biodiversità marina.
È il secondo in Italia che entra a far parte della rete di oltre 140 Hope Spot nel mondo, luoghi considerati fondamentali per la salute dell’oceano. Ne ha dato notizia, nel corso della recente Monaco Ocean Week, One Ocean Foundation, realtà no-profit italiana che opera a livello internazionale per la tutela dell’ambiente marino.
I canyon sottomarini, come quello di Caprera, sono fenditure profonde diverse centinaia di metri che creano un ecosistema unico, grazie a funzioni fondamentali come il fenomeno dell’upwelling, ovvero la risalita di acque profonde ricche di nutrienti che favoriscono un’esplosione di vita nella colonna d’acqua. Tali nutrienti, infatti, consentono la crescita e la riproduzione di organismi fitoplanctonici, alghe fotosintetiche che sono alla base di tutta la rete trofica e che a loro volta attirano animali che se ne nutrono.
Grazie alle attività di ricerca e monitoraggio, oggi sappiamo che il Canyon di Caprera ospita 7 delle 8 specie di cetacei presenti nel Mediterraneo occidentale, alcune delle quali considerate particolarmente rare e a rischio di estinzione. Tra queste lo zifio, il grampo, la balenottera comune e il capodoglio, ma anche altri mammiferi marini come la foca monaca, uno dei pinnipedi più minacciati del Pianeta.
Come spiega Jan Pachner, segretario generale di One Ocean Foundation: «Il Canyon di Caprera ha un valore ecologico estremamente importante, poiché la maggior parte delle specie che stiamo studiando sembra utilizzare l’area come sito di alimentazione e riproduzione, ma è soggetto a numerose minacce antropiche. In particolare, i mammiferi marini sono soggetti a catture accidentali, collisioni con imbarcazioni, inquinamento acustico, chimico e di rifiuti come la plastica».
One Ocean Foundation si è impegnata negli ultimi anni, grazie anche al sostegno di importanti centri di ricerca come quello dell’Università di Milano-Bicocca, per garantire la tutela di questo ecosistema prezioso attraverso un approccio innovativo interdisciplinare e non invasivo, che comprende indagini visive, monitoraggio acustico e analisi del DNA ambientale.
I dati scientifici raccolti e le analisi elaborate hanno permesso di portare il Canyon di Caprera all’attenzione di Mission Blue. La sua designazione come Hope Spot rappresenta un passo significativo per accelerarne il processo di riconoscimento come Important Marine Mammal Area, con l’obiettivo finale di renderlo Area Marina Protetta, affinché possa diventare un luogo simbolo di biodiversità nel mondo.
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