Dopo varie traversie e il sequestro, una decina di giorni fa, da parte del nucleo forestale dei carabinieri di Milano c’è un nuovo colpo di scena nella faccenda del cucciolo di cararal o presunto caracat in possesso di una signora straniera che risiede nel capoluogo lombardo. Dopo un periodo di osservazione presso uno studio veterinario l’animale in questi giorni è tornato nella sua casa, per garantire migliori condizioni di detenzione e il suo benessere. Lo ha deciso il procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Milano, Tiziana Siciliano, preoccupata che la detenzione in gabbia di Grum, questo il nome del felino, seppur in una clinica veterinaria potesse essere causa di danni. Così l’animale resta sequestrato ma affidato in custodia giudiziaria alla cittadina bulgara che lo ha portato in Italia, dopo averlo comprato a caro prezzo in Cecoslovacchia, dove un cucciolo ibrido come Grum ha un valore di circa 10.000 Euro.
Ora sarà necessario stabilire in modo certo se l’ibrido di caracal sia detenibile o meno. Come avevamo già spiegato, per poter essere considerato detenibile, e quindi escluso dal novero degli animali pericolosi dei quali è vietata detenzione e commercio nel nostro paese, il caracal o caracat che dir si voglia dovrebbe essere un ibrido f4, cioè il frutto di una riproduzione di terza generazione rispetto all’ibrido f1 scaturito da un incrocio fra un maschio di caracal e una femmina di gatto. Finora, però i veterinari non sono stati in grado di stabilirlo anche perché la casistica per fare un confronto è assai scarsa. Secondo le conoscenze del mondo scientifico e valutando quanto si trova in commercio sui vari siti internet specializzati, che hanno quasi tutti sede nei paesi dell’Est Europa, non sono note riproduzioni in cattività di caracat superiori alla prima generazione di ibridi. Se questo venisse confermato non ci sarebbe altra possibilità che stabilire la confisca del caracat sotto sequestro e il suo affidamento a un centro in grado di assicurare il suo benessere.
Quel che è certo è che Grum non avrà mai la vita libera dei suoi progenitori né a quanto sembra, la salute. Dagli accertamenti finora effettuati sono risultai evidenti problemi di crescita dell’animale dovuti probabilmente a fattori genetici causati dall’ibridazione. Vedremo cosa sveleranno i geni del povero Grum che non è più un felino selvatico ma neppure un gatto.
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