Parma e Firenze sono tra le prime città in Italia ad aver formalizzato il “Climate City Contract”, il Contratto Climatico di Città della Missione UE “Climate-Neutral and Smart Cities”.
Il contratto prevede l’impegno di tutti i protagonisti coinvolti, sia interni, sia esterni alle Amministrazioni comunali, in azioni che si suddividono in due diverse tipologie: azioni quantificabili presenti e future e azioni comportamentali.
Gli impegni chiari e tangibili assunti dalle città nei contratti cittadini per il clima consentiranno loro di dialogare con le autorità europee, nazionali e regionali, e soprattutto con la popolazione, per conseguire l’ambizioso obiettivo della climate neutrality. La Commissione europea è pronta a sostenere tutte le città che si impegnano per offrire ai propri cittadini aria più pulita, trasporti più sicuri e meno congestione e rumore, sia attraverso l’accesso ai fondi UE, nazionali e regionali, sia attraverso l’assistenza tecnica e la diffusione di buone pratiche.
Il Contratto Climatico di Città è fondamentale in quanto fissa, attraverso un percorso partecipato, gli obiettivi e le azioni da mettere in campo per il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2030
Parma
Il Sindaco di Parma, Michele Guerra, ha dichiarato: «Il Contratto Climatico di Città porta con sé degli impegni precisi e molto sfidanti. Li hanno presi le maggiori istituzioni pubbliche del territorio e tantissime realtà private che hanno scelto di condividere con noi questo obiettivo».
Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna, ha rimarcato: «Un duplice risultato di grande importanza per tutta l’Emilia-Romagna: Parma è una delle 9 città in Italia e delle 100 in Europa scelta dalla Commissione Europea per raggiungere la neutralità climatica entro il 2030, ed è la prima nel Paese, assieme a Firenze, a presentare il Contratto Climatico di Città. Un documento davvero innovativo, frutto del percorso partecipato e dello straordinario lavoro di squadra tra istituzioni, imprese, associazioni e aziende pubbliche e private. Insieme, a partire dalla Regione e dal Comune, per raggiungere un obiettivo ambizioso: ridurre dell’85% le emissioni entro il 2030, grazie alle oltre 130 azioni individuate».
Firenze
L’assessore all’ambiente e transizione ecologica di Firenze, Andrea Giorgio, sostiene: «Firenze ha aderito insieme ad altre 100 città europee, di cui 9 italiane, dalla missione dell’EU per diventare a impatto climatico zero entro il 2030.
La città ha scelto di stare in prima linea in questa sfida e di farlo non facendo calare semplicemente le decisioni dall’alto ma al contrario sperimentare per la prima volta in città una trasformazione che sia anche una costruzione dal basso, coinvolgendo la cittadinanza, a partire dai giovani che pagano le colpe di chi li ha preceduti e dai più fragili: la transizione ecologica è anche e soprattutto una questione sociale, deve ridurre le diseguaglianze ed aumentare le opportunità, serve un ruolo forte del pubblico e il coinvolgimento dei cittadini. Da Palazzo vecchio lanciamo un patto dove ognuno si prende un pezzo di responsabilità per un cambiamento collettivo necessario e non più rinviabile verso una transizione ecologica che sia desiderabile e giusta».
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