Il dragoncello o estragone, nome scientifico (Artemisia dracunculus), ha origini siberiane e appartiene alla famiglia delle Asteracee. In Italia la regione che maggiormente ospita questa aromatica è la Toscana; si raccoglie in primavera fino all’estate. Pianta aromatica e dal sapore amaro e piccante, il suo aroma ricorda il sedano e l’anice, unico, intenso e dolce. Le sue foglie contengono minerali come calcio, manganese, ferro, zinco, potassio, rame e magnesio. Non solo, anche vitamine A e C.
I suoi fiori sono utili per preparare infusi, che favoriscono la depurazione del l’organismo, la diuresi e inoltre curano l’insonnia, mentre le radici si usano per alleviare mal di gola e infiammazioni delle vie respiratorie. Il dragoncello è un buon rimedio per migliorare l’appetito e la digestione. L’olio ottenuto dalla pianta ha proprietà antibatteriche e antispasmodiche. Quest’erba è anche un meraviglioso calmante, inoltre contiene una sostanza chiamata eugenolo, che aiuta ad alleviare il mal di denti e le infiammazioni gengivali.
È controindicato in gravidanza, allattamento e soggetti sensibili a fiori e piante appartenenti alla famiglia delle Asteracee, in quanto può scatenare facilmente reazioni allergiche.
Al posto del sale
Ci sono due varietà di dragoncello, quello russo e quello francese, il primo è più delicato e il secondo è più aromatico.
In cucina è utilizzato sia fresco sia essiccato per esaltare il sapore dei cibi, come carni bianche, verdure, minestre e insalate. È un ottimo sostituto del sale.
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