Per la seconda volta questa stagione, le acque delle Isole Faroe si sono tinte di rosso. Ha avuto luogo negli scorsi giorni la seconda battuta del grind o grindadrap la famigerata caccia che ogni anno costa la vita a quasi un migliaio di globicefali.
A lanciare il grido d’allarme è stata l’associazione Sea Shepherd, che ha denunciato quanto accaduto. “I globicefali sono stati spinti a Hvannasund, nel nord dell’arcipelago, dove sono stati massacrati. Si stima che ne siano morti una trentina – ha riferito il capo della quadra di terra Rosie Kunneke -. Un altro straziante, sanguinoso massacro ha potuto avvenire, con la protezione di quello che sta divenendo sempre più uno stato di polizia”.
Qui, infatti, la legge sfiora il paradosso: chiunque visiti le isole deve riferire di qualunque avvistamento di globicefali e delfini alle autorità locali, cosicché i cetacei possano essere presi di mira per il massacro. Chi non lo fa, rischia multe salate.
Cos’è il grind
Grind – o grindadrap è la parola in lingua feringia che indica questa caccia, in cui i cetacei sono spinti nelle acqua basse vicino alla riva e poi massacrati. Se un tempo questa pratica aveva finalità pratiche ed economiche – dal grasso si ricavava l’olio per le lampade – oggi il grind è considerato un hobby. tipicamente feringio. Al termine della caccia, solitamente, vengono organizzate delle feste in cui viene servita la carne dei cetacei.
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