L’IUCN, l’Unione internazionale per la conservazione della natura, ha dichiarato ufficialmente estinto Pipistrellus murrayi, il pipistrello dell’Isola di Natale, possedimento australiano situato nell’Oceano Indiano.
L’ufficializzazione dell’estinzione è arrivata dopo anni dall’ultimo avvistamento. Nel 2009, durante l’ultimo censimento della specie, erano stati individuati solo 10 individui di pipistrello dell’Isola di Natale.
Nell’agosto dello stesso anno il Governo australiano aveva dato via libera a un piano per la cattura e il trasferimento in una struttura idonea dei pipistrelli, al fine di garantirne la sopravvivenza in cattività. Tuttavia, durante le operazioni per la cattura era stato rinvenuto un solo pipistrello appartenente alla specie.
Da quell’ultimo avvistamento, del piccolo chirottero non si erano poi avute più tracce.
Le cause del declino
Il pipistrello dell’Isola di Natale era una specie endemica dell’omonima isola australiana situata a sud dell’Indonesia.
Pipistrellus murrayi aveva piccole dimensioni e gli individui adulti pesavano in media dai 3,5 ai 4 grammi. Come detto, l’areale di distribuzione della specie era limitato all’isola, dalla superficie di appena 135 chilometri quadrati.
Fino agli anni ’80 la popolazione di questo chirottero godeva di buona salute. Tra le cause che hanno concorso al rapido declino della specie, secondo gli esperti, c’è l’arrivo sull’isola di specie aliene come la formica pazza gialla (Anoplolepis gracilipes), il serpente lupo comune (Lycodon capucinus) e i gatti selvatici.
Gli esperti, tuttavia, non escludono che a uccidere il piccolo pipistrello possano essere stati anche gli insetticidi come il Fipronil, largamente impiegati per combattere l’avanzata della formica pazza gialla.
La formica pazza gialla
Chiamata così per la sua colorazione e l’abitudine a muoversi freneticamente, Anoplolepis gracilipes ha invaso numerosi habitat e causato danni ambientali in numerose località del mondo, come Hawaii, Seychelles, Zanzibar, Malesia e Indonesia.
L’ISSG – il gruppo che si occupa delle specie aliene in seno allo IUCN, dal 2013 ha inserito la formica pazza gialla nella lista delle 100 peggiori specie invasive del mondo.
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