La curcumina, una sostanza antiossidante naturale estratta dalla curcuma, è in grado di ridurre lo sbiancamento dei coralli, fenomeno causato principalmente dai cambiamenti climatici. La scoperta, di straordinaria importanza, è stata fatta dai ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, la cui ricerca è stata recentemente pubblicato su ACS Applied Materials and Interfaces.
I coralli per la maggior parte vivono in simbiosi con alghe microscopiche, indispensabili per il loro nutrimento e responsabili dei loro colori brillanti. A causa dell’aumento delle temperature di mari e oceani e della conseguente perdita delle alghe, il corallo rischia letteralmente di morire di fame, con conseguenze devastanti per le barriere coralline, fondamentali per la protezione delle coste dai disastri naturali e per la biodiversità marina.
Negli ultimi anni questa condizione ha colpito la maggior parte delle barriere coralline più importanti del mondo, inclusa la Grande Barriera Corallina australiana.
Il nuovo studio, che si è avvalso della collaborazione dell’Acquario di Genova, non solo ha dimostrato l’efficacia di una molecola naturale nel bloccare lo sbiancamento dei coralli, ma ha anche individuato il modo di applicarla senza mettere in pericolo l’integrità e la biodiversità di questi habitat. La curcumina viene, infatti, somministrata in maniera controllata sul corallo applicando un biomateriale a base di zeina, una proteina derivata dal mais, sviluppato dagli stessi ricercatori per essere sicuro per l’ambiente.
Durante i test svolti nell’Acquario si sono simulate le condizioni di surriscaldamento dei mari tropicali alzando la temperatura dell’acqua fino a 33 °C. Tutti gli esemplari di corallo – della specie Stylophora pistillata, tipica dell’oceano Indiano tropicale e a rischio di estinzione – trattati con la curcumina non hanno mostrato segni di sbiancamento. Si tratta di una novità assoluta, ma soprattutto di un approccio innovativo nello sviluppo di strategie per il recupero degli ecosistemi marini.
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com