Autunno, tempo di zucche. Anche se l’immaginario collettivo le lega ad alimenti scarsamente saporiti che rimandano a epoche passate in cui la scelta dei cibi era assai scarsa.
Ma oggi questo ortaggio è sempre più valorizzato, grazie alle numerose varietà coltivate e agli aspetti salutari che lo contraddistinguono.
Si è infatti visto che la zucca è un prodotto ideale per chi deve fare i conti con le calorie in eccesso. Ipocalorico, presenta il 3,5% di carboidrati, l’1,1% di proteine e lo 0,1% di grassi. Ricco di acqua, è il suo colore a suggerirne il consumo.
Il suo “rossore”, infatti, può essere assimilato alla ricchezza di caroteni e vitamina A. I primi, gli stessi contenuti nella carota, hanno potere anticancerogeno, mentre la vitamina A migliora la vista, facilita lo sviluppo embrionale e svolge importanti funzioni antiossidanti. Anche i semi sono utilizzati per le loro virtù terapeutiche legate soprattutto alla capacità di contrastare le malattie urinarie.
Ne parliamo in questi giorni proprio perché la zucca viene definita la “regina dell’autunno” e la sua raccolta coincide con i giorni a cavallo fra settembre e ottobre. Appartiene alla famiglia delle cucurbitacee (come l’anguria e i meloni) e la sua coltivazione risale a 6mila anni fa.
Alcune varietà di zucca
Moltissime le varietà a disposizione degli orticoltori. Ne segnaliamo un paio: la zucca Butternut e la zucca marina di Chioggia. La prima giunge dai paesi anglosassoni e può arrivare a tre chili di peso. La forma a pera la rende inconfondibile. Il sapore è molto particolare e ricorda quello delle noci. La marina di Chioggia è una varietà nostrana decantata a partire dal Seicento, citata anche da autori immortali come Carlo Goldoni. Molto ornamentale, arriva ai dieci chili di peso, e può essere conservata per nove mesi; motivo per cui le famiglie più povere ne coltivavano in abbondanza per superare i periodi di crisi.
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com