ll rosmarino (Rosmarinus officinalis) è una pianta eccezionale per doti aromatiche e terapeutiche.
Non sbagliava William Shakespeare quando, in Amleto, faceva dire ad Ofelia “ecco del rosmarino, questo è per la rimembranza”.
Il rosmarino, infatti, aiuta a migliorare la memoria a lungo termine, inoltre contribuisce ad avere chiarezza mentale e stimola le funzioni cerebrali.
Il rosmarino è una delle pianticelle principali del solstizio d’estate, da sempre amata nel mondo mediterraneo, un’erba d’elezione nella nostra penisola.
Proiettarsi nel passato, come spesso amo fare, è un modo di comprendere meglio il presente per guardare nel futuro sulla base delle antiche conoscenze.
La fragranza pungente e penetrante del rosmarino aiuta le persone malinconiche a risollevarsi dalla tristezza. Si racconta che un ramoscello, riposto sotto il cuscino, attiri sogni di mondi fantastici allontanando gli incubi.
La tradizione popolare mediterranea lo ritiene la pianta degli innamorati e di tutti quelli che non vogliono dimenticarsi. Mi piace coltivarlo, lo uso spesso in tutte le sue svariate proprietà, ottimo anche come elisir di bellezza per la pelle.
In cucina è un’erba insostituibile, il suo aroma fondamentale aiuta ad insaporire piatti di carne di pesce, stufati, salse e ragù della cucina mediterranea.
Energizzante, tonico e antidepressivo. Quante volte vi è capitato di sentirvi un po’ sottotono, stanchi e di malumore? Il rosmarino può essere assunto sotto forma di decotto, tisana oppure di infuso, solo o accompagnato da altre erbe dagli effetti simili, in quanto aiuta a combattere l’esaurimento psicofisico.
Vi saluto con un ultimo consiglio, più calato nella realtà di oggi. Provate a regalare una composizione di fiori e rosmarino quando andate a trovare degli amici: nel linguaggio dei fiori, significa “sono felice di vederti”.
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