Il mito di Ernest Hemingway non si è mai spento. E la recente notizia del ritrovamento di un racconto inedito del grande scrittore ci fa pregustare il piacere di poter leggere, a mezzo secolo, dalla sua morte, materiale mai pubblicato finora, oltretutto autobiografico.
Una nuova straordinaria avventura
Il celebre romanziere americano, che ha segnato un punto di svolta della letteratura con il suo stile inconfondibile, asciutto ma profondo, aveva ancora un piccolo tesoro da svelarci: Pursuit as Happiness, il racconto di una battuta di pesca alla ricerca del “più grande dannato marlin che abbia mai nuotato nell’oceano”, nel quale sono molto forti i richiami a Il vecchio e il mare.
L’inedito fa parte della collezione di manoscritti e documenti di Hemingway custoditi dalla John F. Kennedy Library di Boston.
Al nipote di Hemingway, Sean, non sarà sicuramente parso vero di aver trovato un nuovo tesoro analizzando le lettere e i manoscritti del nonno.
Già nel 1999 era stato pubblicato Vero all’alba, romanzo inedito e incompiuto ambientato in Africa.
Il nuovo racconto – scritto in un arco di tempo tra il 1936 e il 1956–, sarà dato alle stampe in America quest’anno insieme alla nuova edizione de Il vecchio e il mare, il capolavoro di Hemingway che vide la luce nel 1952 e per il quale vinse il Nobel nel 1954, entrando a pieno diritto tra le leggende della letteratura.
Il panismo di Hemingway
Il vecchio e il mare è un romanzo in cui scaturisce la profonda consapevolezza di Hemingway dell’impotenza dell’uomo di fronte alla forza prorompente della Natura, rappresentata prima dal mare e poi dal marlin e dagli squali. Emerge una forma di panismo che rivela la percezione emotivamente coinvolgente che lo scrittore aveva nei confronti del mondo esterno.
Il nuovo racconto – ispirato a una battuta di pesca dell’estate 1933 – si annuncia un capolavoro fortemente autobiografico che parla proprio del rapporto tra Hemingway, il mare e la potenza della Natura.
Un altro celebre autore noto per il sentimento panico della Natura è stato Gabriele D’annunzio che, tra l’alto, aveva conosciuto Hemingway. In una delle sue poesie più celebri, “La pioggia nel pineto”, questo incontro tra uomo e Natura si rivela con grande evidenza, proprio come nel duello tra il vecchio pescatore Santiago e il Marlin che aveva abboccato alla sua lenza.
Una vera icona di un’epoca torna, dunque, in questo terzo millennio con un’opera inedita.
Un vero regalo per chi ama Ernest Hemingway: a noi non resta che tuffarci nelle righe e nelle pieghe delle sue parole per vivere una volta di più una grande avventura, dove la Natura mostra tutta la sua grandezza.
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