Il mistero del ciclo riproduttivo delle anguille affascina l’uomo fin dai tempi di Aristotele. Anche il pensatore greco aveva espresso una propria teoria sulla provenienza di questi animali che, secondo lui, si generavano dal fango.
Ora, però, a fare definitivamente luce sul ciclo produttivo dell’anguilla ci pensa uno studio britannico pubblicato sul giornale scientifico Science Advance.
«Le anguille depongono le uova solo una volta nel corso della loro vita e lo fanno sempre nel Mar dei Sargassi, nell’Oceano Atlantico – ha spiegato David Righton, ricercatore che ha condotto lo studio –. Tuttavia, non tutte seguono la stessa rotta. Alcune per compiere questa migrazione impiegano mesi, altri persino anni».
Dall’Europa ai Caraibi
Le anguille mature lasciano l’Europa durante il periodo autunnale. Il loro istinto è talmente forte da spingere gli individui che vivono negli specchi d’acqua chiusi a balzare fuori dall’acqua e a strisciare come serpenti in cerca di un corso d’acqua che le riporti al mare.
La loro è una delle migrazioni più affascinanti dell’intero regno animale, un viaggio lungo e tortuoso che non tutte riusciranno a compiere.
Uno studio canadese condotto qualche tempo fa, infatti, aveva mostrato come su 38 individui di anguilla solo uno sia riuscito ad arrivare al Mar dei Sargassi.
Per questi animali uno dei rischi principali alla sopravvivenza è costituito dalla pesca. Per questo, l’Iucn – l’unione internazionale per la conservazione della Natura – ha inserito l’anguilla europea (Anguilla anguilla) nella lista rossa degli animali minacciati.
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