Sul mercato illegale nel Mediterraneo vengono venduti individui giovani di pesce spada, gli “spadini”, che costituiscono un quarto di tutto il pesce spada pescato nel bacino, come confermano alcune prove raccolte dal WWF.
Questa pratica è un vero crimine di natura, perché danneggia uno degli stock ittici e delle attività di pesca più preziosi del Mediterraneo.
Per contrastare questo fenomeno illegale e dannoso, il WWF chiede la chiusura delle attività di pesca nei mesi di ottobre e novembre, quando avviene la maggior parte delle catture di “spadini”. Questo provvedimento ridurrebbe quasi della metà le catture di pesce spada sotto taglia, accelerando il pieno recupero dello stock, con benefici a lungo termine per il nostro mare e anche per i pescatori stessi, oltre che per la sicurezza dei consumatori.
Il pesce spada del Mediterraneo
La pesca di del pregiato Xiphias gladius ha da sempre fornito cibo e reddito a numerose comunità di pescatori della regione. Ogni anno nel Mediterraneo vengono pescate circa 9.000 tonnellate di pesce spada, per un valore di oltre 200 milioni di euro. Ma dalla metà dello scorso decennio, quando le catture erano due volte maggiori rispetto a quanto avrebbero dovuto essere per mantenere la popolazione entro i limiti biologici di sicurezza, la popolazione di pesce spada del Mediterraneo è stata sull’orlo del collasso.
Nel 2016, la Commissione Internazionale per la Conservazione del Tonno Atlantico (ICCAT) ha adottato un piano di recupero, con l’obiettivo di raggiungere la piena ricostituzione dello stock di pesce spada entro il 2031.
Tuttavia, a 4 anni dalla adozione del piano, dalla prima valutazione scientifica della popolazione di pesce spada del Mediterraneo, condotta dall’ICCAT, emerge che le catture di giovanili di pesce spada (inferiori a 100 cm) sono ancora circa 24% del pescato totale, una percentuale allarmante.
Le prove fotografiche raccolte dal WWF in Italia e in Tunisia
Le foto mostrano che il pesce spada sotto taglia viene venduto illegalmente in molti mercati ittici. Pesce spada al di sotto della taglia minima stabilita è stato trovato in vendita illegalmente e a prezzi molto bassi sulle banchine dei porti, nei mercati del pesce e agli angoli delle strade a El-Haouaria e Kelibia in Tunisia e a Palermo e Catania in Italia.
Qui, solo nel 2020, in 26 operazioni di polizia, sono stati sequestrati almeno 700 esemplari di pesce spada venduto illegalmente, dove il 60% del pesce era costituito da esemplari al di sotto della taglia minima consentita.
Il progetto LIFE SWiPE
Continuano le denunce del WWF sui crimini di natura. Per contrastare i crimini di natura è necessario creare banche dati aggiornate e dettagliate, rafforzare la vigilanza, adeguare gli strumenti sanzionatori e puntare sulla formazione delle istituzioni pubbliche.
Questi sono anche gli obiettivi del progetto europeo LIFE SWiPE (Successfull Wildlife Crime Prosecution in Europe), attraverso il quale il WWF lavora in Italia da oltre un anno per favorire il contrasto ai crimini contro la fauna selvatica, promuovendo e rafforzando il coordinamento con magistrati e forze dell’ordine.