La processionaria del pino è un lepidottero defogliatore che al suo stadio larvale risulta particolarmente pericoloso per umani e animali. Vediamo di che cosa si tratta e come possiamo proteggere noi e i nostri cani.
Chi è processionaria del pino
Il nome scientifico di questa farfalla è Thaumetopoea pityocampa, le cui larve si nutrono delle foglie delle piante del genere Pinus spp. Nella forma adulta, questa farfalla ha piccole dimensioni (3-4 cm di apertura alare) con ali grigiastre. Nella forma larvale, invece, presenta piccoli peli urticanti che sono la causa delle problematiche, sia negli animali che nell’uomo. Il nome “processionaria” deriva dal fatto che le larve si muovono in fila indiana, come in una processione.
Ciclo biologico della processionaria
Gli adulti sfarfallano dal terreno nel periodo compreso tra giugno e fine luglio a seconda della quota e delle condizioni climatiche. Le farfalle hanno una vita breve di 24-48 ore. Dopo la fecondazione, la femmina depone un centinaio di uova attorno a una coppia di aghi, cementandole in una sorta di manicotto. L’incubazione dura circa 30-40 giorni e alla schiusa le larve si nutrono degli aghi e costruiscono dei nidi estivi temporanei.
A fine settembre, quando raggiungono il terzo stadio dello sviluppo larvale, costruiscono dei nidi più voluminosi e compatti per sopravvivere al freddo dell’inverno.
Con l’arrivo della primavera, in un periodo che va da febbraio ad aprile in base al clima, le larve mature abbandonano la pianta e si dirigono in processione verso il suolo per interrarsi e completare la metamorfosi, prima in crisalidi e poi in farfalle.
Perché è pericolosa per cani e persone
Allo stadio larvale, questo insetto è ricoperto di peli urticanti capaci di creare reazioni anche molto gravi in uomini e animali. Il periodo più critico è proprio quello delle processioni, quando le larve sono a terra. In questo momento dell’anno è davvero importante evitare che il cane possa entrare in contatto, quindi può essere utile anche il guinzaglio durante le passeggiate nei boschi. Quando l’insetto è in forma di crisalide o farfalla, invece, è assolutamente innocuo.
I peli possono creare lesioni orali, cutanee e oculari. Nei casi più gravi si possono presentare reazioni sistemiche come ipertensione, vomito e reazioni allergiche. Nel cane i sintomi classici comprendono infiammazione della lingua con lesioni ulcerose e necrotiche, iperemia e vomito. La gravità della lesione è varia.
Cosa fare se il cane entra in contatto con la processionaria
Sciacquare! Uno studio ha dimostrato che il tempo che intercorre tra l’esposizione e il lavaggio orale è un fattore significativo nello sviluppo delle lesioni. La corsa al pronto soccorso veterinario più vicino è d’obbligo. Lì verrà eseguito un risciacquo ancora più intenso e verranno somministrati eventuali farmaci per prevenire reazioni infiammatorie.
Danni alla vegetazione
Le infestazioni da processionaria coinvolgono in particolar modo le piante in zone soleggiate e hanno delle fluttuazioni, il cui culmine avviene ogni 5-7 anni. Le larve, nutrendosi di aghi, possono defogliare anche completamente i pini. Il consumo degli aghi porta ad un indebolimento della pianta che risulta più suscettibile all’attacco di altri parassiti.
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