Lavorando con più di 100 Paesi, l’OCSE è un forum politico globale che promuove politiche per migliorare il benessere economico e sociale. L’OCSE ha appena pubblicato lo “Studio economico sull’Italia (gennaio 2024)”, dal quale risulta che tutto sommato l’Italia ha superato bene le recenti crisi globali.
Alle analisi, che potete trovare scaricando qui il documento di sintesi, l’OCSE aggiunge suggerimenti e indirizzi da seguire al fine di garantire al Paese una crescita solida e sostenibile nel lungo periodo.
Per quanto riguarda le politiche di sostenibilità ambientale, lo Studio economico sull’Italia sostiene che, in virtù della bassa intensità energetica della sua economia e delle abbondanti risorse solari di cui dispone, il nostro Paese gode di condizioni idonee per realizzare la transizione climatica. Tuttavia, il ritmo della riduzione delle emissioni inquinanti ha subito un rallentamento nel corso dell’ultimo decennio. Occorrono, pertanto, ulteriori sforzi programmatici volti ad accelerare la riduzione delle emissioni inquinanti e l’adattamento ai cambiamenti climatici.
Al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi annuali in termini di installazione, occorre assicurare lo snellimento dei complessi iter autorizzativi che attualmente frenano l’installazione di capacità rinnovabile.
Si potrebbe, inoltre, procedere a una maggiore decarbonizzazione del settore dei trasporti investendo nella rete ferroviaria.
Sostenere la crescita
Ecco, per punti, la panoramica dell’Italia nello studio economico dell’OCSE
- Nel corso del biennio 2024-2025, la crescita del PIL aumenterà gradualmente.
- I ritardi nell’attuazione dei progetti di investimento pubblico nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rischiano di rallentare la crescita.
- Per risanare i conti pubblici saranno necessarie misure volte a limitare la crescita della spesa pubblica e a migliorarne l’efficienza negli anni a venire.
- La quota delle imposte sul lavoro rispetto al totale delle entrate è superiore a quella dei Paesi dell’OCSE, mentre l’IVA riscossa e l’imposta di successione sono inferiori.
- L’efficienza del sistema giudiziario è scarsa e contribuisce alla bassa crescita della produttività, indebolendo gli investimenti privati e la crescita delle imprese.
- La crescita della produttività è particolarmente debole nel settore dei servizi, il che rispecchia in parte la regolamentazione che tiene a freno la concorrenza, soprattutto in termini di servizi professionali.
- I bassi tassi di iscrizione all’istruzione terziaria e la scarsa percentuale di laureati frenano l’innovazione e la digitalizzazione.
- I tassi di occupazione sono bassi, in parte a causa dei deboli incentivi finanziari per i beneficiari delle prestazioni sociali, e la povertà è superiore alla media dell’OCSE.
- La partecipazione delle donne al mercato del lavoro è tra le più basse dell’OCSE.
- La corruzione percepita è diminuita notevolmente dall’istituzione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione nel 2014, ma continua a rappresentare un problema.
- Il monitoraggio dei progressi compiuti nell’azione politica in materia di mitigazione dei cambiamenti climatici e dei risultati costituisce una priorità.
- Le aliquote effettive della tassa sul carbonio variano notevolmente a seconda dei settori e dei tipi di combustibili, determinando notevoli differenze nei costi di abbattimento tra i vari settori.
- L’attuale “riforma delle aree idonee” per la costruzione di nuove centrali di energia rinnovabile potrebbe accelerare gli iter autorizzativi che, malgrado una loro recente semplificazione, risultano ancora lenti e complessi.
- Il tasso pro capite di proprietà di automobili è il secondo più alto dell’UE e gran parte di esse sono vecchie e altamente inquinanti.
- Il livello di diffusione dei veicoli elettrici è basso e un’ampia quota delle sovvenzioni all’acquisto dei medesimi non è utilizzata.
- Il sistema di incentivi fiscali regressivo e inefficiente sotto il profilo dei costi per la ristrutturazione energetica delle abitazioni è stato riformato, ma potrebbe non essere sufficiente a indurre le famiglie soggette a una bassa imposizione a eseguire i lavori di efficientamento energetico.
- L’Italia è fortemente esposta alle conseguenze dei cambiamenti climatici, come evidenziato dai recenti eventi meteorologici estremi. Gli investimenti necessari sono stati avviati.
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