Per continuare con i giri adatti al clima freddo, quindi restando in pianura, questa volta propongo un itinerario che ha come riferimento la bella città di Cremona ed il suo altissimo campanile: il Torrazzo! Procedendo lungo la campagna eccolo sorgere all’orizzonte come un faro per indicarci la via verso Cremona. Il giro inizia da Pizzighettone, prosegue lungo le rive dell’Adda e del Po, attraversa l’ordinata pianura in un susseguirsi di campi arati e pioppi e passa davanti a due severi castelli. Ha uno sviluppo minimo di circa 70 km ma può essere allungato a piacere aggiungendo un anello che parte proprio dalla bella città del Torrazzo.
Come arrivare
Per raggiungere Pizzighettone, uscire dalla A1 a Casalpusterlengo e girare a sx. Superato Casalpusterlengo, proseguire per Codogno fino all’intersezione con la nuova SP 234. Percorrerla in direzione Cremona, sempre dritto fino al bivio che indica Pizzighettone sulla sx.
Itinerario
Pizzighettone, Crotta d’Adda, Maccastorna, Castelnuovo Bocca d’Adda, Monticelli d’Ongina, Olza, Cremona, Canale Navigabile, Cimitero di Crotta, Pizzighettone.
Punti d’interesse
Entriamo a Pizzighettone attraversando il Ponte sull’Adda e lasciamo l’auto in fondo a via Porta Soccorso: davanti alle antiche mura. Inforchiamo la bicicletta e, seguendo il corso dell’Adda, usciamo dalla Porta Soccorso. Stiamo pedalando su di una stretta ciclabile da cui osserviamo le rapide del fiume. Dopo aver attraversato, con grande cautela, la SP 234, continuiamo per 10 km. lungo la ciclabile asfaltata, che corre sulla sx della sponda dell’Adda, fino a raggiungere Crotta d’Adda. Uscendo da Crotta giriamo a dx e attraversiamo l’Adda. Poco dopo facciamo una brevissima deviazione per ammirare il castello di Maccastorna. Quindi proseguiamo in direzione Meleti. Al primo bivio giriamo a sx per Castelnuovo Bocca d’Adda.
Lasciamo l’abitato sulla nostra dx e percorriamo una ciclabile che corre alta sull’argine per poi scendere e confluire nella SP27. Utilizzando questa strada attraversiamo il Po proprio nel punto in cui si divide in due rami per circondare Isola Serafini. Qui sorgono due importanti sbarramenti che regolano l’acqua del fiume creando energia per l’Enel. Alla fine del ponte, prima di una rotonda, giriamo a sx nei pressi di una cava di sabbia. Dopo aver percorso poche centinaia di metri, prendiamo a dx una ciclabile asfaltata che ci porterà fino alle porte di Cremona. Lungo la via effettuiamo una breve deviazione per raggiungere Monticelli d’Ongina e dare un occhiata al suo castello. La nostra ciclabile s’interrompe bruscamente davanti agli imponenti ponti di ferro che attraversano il Po e portano in Cremona. Nessuna paura, scendiamo di sella e con pochi passi, attraversiamo i binari della ferrovia e ci ritroviamo sulla SP10. L’attraversiamo con prudenza e, dall’altra parte, troviamo la nostra ciclabile che, grazie ad un’audace passerella in ferro, adiacente al ponte, ci traghetterà al di la del Po. Proseguendo dritto, entriamo nel centro di Cremona per ammirare la Piazza del Comune con i suoi imponenti monumenti.
Torniamo sui nostri passi e alla fine di Viale Po, giunti ad una grande rotonda, giriamo a dx. Appena è possibile teniamo la sx per passare davanti alla Raffineria Tamoil ed imboccare via Riglio. Lasciamo sulla nostra sx le Canottieri Bissolati e Flora e, proseguendo lungo la via Riglio, attraversiamo il canale navigabile. Meno di 1 km. più avanti giriamo a dx in via Riglio civico 21: in fondo a questa via imbocchiamo la ciclabile che corre sulla sx del canale. Quest’opera d’ingegneria avrebbe dovuto collegare Cremona con Milano e assicurare il trasporto di merci via acqua. E’ rimasta l’ennesima incompiuta a carico delle tasche degli italiani! Pedalando lungo il canale ammiriamo i colorati riflessi dei vari stabilimenti che si affacciano sulle acque immobili. A causa delle abbondanti nevicate di quest’inverno la nostra via è interrotta quindi, per mezzo di uno dei numerosi ponti, passiamo sulla sponda di destra. Dopo alcuni km. totalmente rettilinei, canale e ciclabile piegano leggermente a sx: in corrispondenza troviamo una stradina a dx che ci permette di attraversare perpendicolarmente il canale e proseguire in senso opposto verso il cimitero di Crotta d’Adda. Prima dell’abitato, giriamo a dx imboccando la ciclabile lungo l’Adda già percorsa all’andata, per tornare a Pizzighettone.
Prolungamento
A nostra discrezione, ai 70 km del giro originario, possiamo aggiungere da 10 a 30 ulteriori km. Arrivando a Cremona, superato il Ponte di ferro sul Po, giriamo a dx in via Portinari del Po e poco più avanti ancora a dx in via del Sale. C’imbatteremo, sulla nostra sx, in una ciclabile che corre per svariati km tra l’argine maestro ed il Po. Volendo esagerare si può seguirla fino ad arrivare a Casalmaggiore. Più razionalmente possiamo raggiungere Brancere e Stagno Lombardo, poi rientrare a Cremona via Gerre de’ Caprioli e Bosco ex Parmigiano.
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