Il nome di Cousteau è diventato negli anni sinonimo di avventura, di esplorazione marina e di ricerca scientifica nel misterioso mondo degli abissi. Quello che spesso però sfugge al grande pubblico è l’incredibile talento che l’oceanografo francese ha dimostrato nell’aiutare, semplificare e perfezionare l’esplorazione delle profondità marine. Le sue invenzioni, realizzate con l’aiuto di ingegneri e scienziati, hanno così profondamente modificato il lavoro dei subacquei che viene da chiedersi quale sarebbe oggi il mondo delle immersioni senza i contributi dell’esploratore francese.
Le invenzioni di Cousteau
Ma quali furono queste rivoluzionarie invenzioni? Primo fra tutti, il celebre Aqua Lung, o SCUBA (Self Underwater Breathing Apparatus). Questo apparato permise per la prima volta ai sommozzatori di respirare agevolmente sott’acqua per lunghi periodi di tempo, usando un sistema a bombole che, con le opportune modifiche, esiste tuttora. Il cambiamento fu drastico al punto che investì anche la cultura popolare: perfino i Jethro Tull, uno dei gruppi più famosi degli anni ’70, dedicò uno dei suoi dischi di maggior successo all’invenzione di Cousteau. Altra interessante invenzione fu la rielaborazione della Turbosail, un sistema di propulsione delle navi che sfruttava il vento in maniera del tutto diversa dalle classiche vele: dei grandi cilindri verticali, posti sul ponte delle barche, sfruttavano l’effetto Magnus (effetto fisico che modifica la traiettoria di un corpo in rotazione) per far avanzare il mezzo, con notevole risparmio di carburante. L’Alcyone, una delle navi oceanografiche di Cousteau, sfruttò per prima questo innovativo sistema.
Altre invenzioni furono la macchina fotografica subacquea Calypso-Phot, poi brevettata dalla Nikon col nome di Nikonos, e il mini-sommergibile SP-350 Denise, in grado di trasportare due persone nelle profondità oceaniche. Quest’ultimo operò abitualmente a supporto della più famosa nave di Cousteau, la Calypso. Cousteau fu anche uno dei creatori dei due progetti Continental Shelf Station, che portarono alcuni uomini a vivere nel mar Rosso in case subacquee appositamente progettate per permettere la loro sopravvivenza per svariati giorni a distanza dalla superficie.
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com
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