Si chiama Junker ed è una app gratuita che ti dice come differenziare correttamente i rifiuti, semplicemente scattando una foto con lo smarthphone. Uno strumento di grande utilità per la vita di tutti i giorni.
Infatti, quante volte vi siete chiesti dove gettare un imballaggio in tetrapak una volta terminata la vostra bevanda? Nella carta o tra plastica e metalli? Per non parlare del pirottino, ovvero quella malefica piccola vaschetta di carta plissettata che spesso racchiude deliziose merendine, come i plumcakes?
Ebbene oggi per fugare qualsiasi dubbio si può consultare Junker, una app tutta italiana che indica come selezionare i rifiuti correttamente. E non solo. Junker racchiude anche calendari del servizio porta a porta, la mappatura completa delle isole ecologiche cittadine, una bacheca del riuso e tanto altro. Non si tratta dunque soltanto di una guida per avviare correttamente a riciclo i materiali che consideriamo “rifiuto”. Ma anche uno strumento di prevenzione, tema tanto caro alle nuove direttive europee dedicate alla circolarità delle risorse.
Come funziona?
Una volta scaricata l’applicazione, basta inquadrare con la fotocamera dello smartphone il codice a barre impresso sulla confezione del prodotto che si vuole gettare. La app riconosce tutti i materiali di cui è composto e la loro destinazione finale.
Scopriremo così finalmente dove va a finire il tetrapak, che in alcune regioni si smaltisce insieme a carta e cartone e in altre con plastica e metalli. Grazie alla geolocalizzazione, infatti, indicando il Comune di residenza, Junker consulta nel proprio database la corretta modalità di smaltimento. Se poi avete acquistato un prodotto con più imballaggi niente paura. Junker è in grado di smascherare tutti i materiali, indicandone la corretta destinazione finale.
Un esempio? Fotografando il codice a barre dei famigerati plumcakes, la app ci suggerisce che l’involucro esterno va nella plastica, così come quello monoporzione che racchiude il dolce, mentre la vaschetta va conferita con carta e cartone. E il famoso pirottino (senza questa app non avrei mai saputo come si chiama)…rullo di tamburi…finisce nell’indifferenziato! Per tutti quegli oggetti o materiali di cui non è disponibile il codice a barre, basta consultare la guida del sito per fugare dubbi amletici. Come lo smaltimento di uno scontrino fiscale (è carta termica e va nell’indifferenziato, non nella carta!), la carta forno, il cartone della pizza o scoprire i falsi amici del vetro (cristallo e pyrex)…
Tante funzionalità
Secondo una recente stima di Occhio del Riciclone Network ed Utilitalia, tra il 2% ed il 5% dei rifiuti urbani prodotti nel nostro Paese potrebbe essere destinato al riuso. Una quantità enorme, compresa tra circa 600mila e 1.5 milioni di tonnellate, che potrebbe essere sottratta ai sistemi di smaltimento con un netto risparmio sia in termini economici che ambientali. Con l’obiettivo dunque di contribuire a sottrarre al ciclo dei rifiuti libri, giocattoli, mobili o altri oggetti ancora in buono stato, Junker ha lanciato una “Bacheca del riuso” a disposizione dei comuni che vogliono semplificare la vita dei propri cittadini. Una vetrina virtuale e gratuita in cui caricare le foto degli oggetti di cui si intende disfarsi per trovare eventuali interessati. Sulla app, a seconda del Comune di residenza, sono disponibili inoltre i calendari della raccolta differenziata, la mappa con i punti di raccolta e le isole ecologiche e persino un servizio per la segnalazione di eventuali abbandoni illeciti di rifiuti, di discariche abusive o di altre situazioni di degrado.
Un vero successo
30 milioni di ricerche, 1 milione e mezzo di prodotti nel database, 800 Comuni abbonati, oltre 1 milione di download e 600mila utenti attivi al giorno, sono questi i numeri di Junker. Lanciata nel 2015 da tre giovani informatici dell’Università di Bologna, la app è stata inserita nel “Libro bianco delle buone pratiche di economia circolare” e si appresta a conquistare il mercato internazionale con una versione in 10 lingue diverse.
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