L’economia cinese ha avuto una ripresa rapidissima dopo il Covid e con essa è cresciuta la produzione di energia con il carbone. Nei soli ultimi 12 mesi la Cina ha installato 37 GW di nuova capacità energetica a carbone, pari al triplo di quella sommata del resto del mondo.
Non solo, Pechino ha rilasciato autorizzazioni per installare almeno altri 250 GW entro il 2025 da centrali energetiche a carbone. Per rispettare gli impegni sul clima della COP26, la Cina dovrebbe invece annullare tutte queste concessioni.
Sotto le pressioni internazionali, ma probabilmente anche di fronte alle pesanti conseguenze interne dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici, il presidente cinese Xi Jinping ha fatto una parziale apertura, annunciata con un intervento video all’Assemblea generale dell’ONU, in corso al Palazzo di vetro di New York fino al 27 settembre.
Il presidente cinese Xi Jinping ha annunciato che il suo Paese interromperà la costruzione di nuove centrali a carbone all’estero e che cercherà di promuovere metodi di produzione dell’energia più rispettosi dell’ambiente nei Paesi in via di sviluppo dove esercita la sua influenza.
L’annuncio è stato accolto come un passo importante nella lotta contro il cambiamento climatico ma, oltre a questo, Xi Jinping a differenza di altri leader mondiali non ha detto nulla (né confermando, né smentendo) sul processo di dismissione del carbone in Cina, contrariamente allo scorso anno, quando – sempre all’ONU – si impegnò a far raggiungere al suo Paese la “neutralità carbonica” entro il 2060.
Tornando all’attuale annuncio all’ONU, questo s’inserisce nel quadro dell’attività cinese in molti Paesi in via di sviluppo, soprattutto in Asia, di finanziamento e costruzione di nuove centrali a carbone. Attività all’estero che comunque, indipendentemente dai buoni propositi ambientali, negli ultimi anni erano già in declino per motivi economici, superate dalla concorrenza delle energie rinnovabili.
Xi Jinping ha, quindi, ufficializzato e volto a favore dell’immagine cinese nel mondo un dato di fatto ormai quasi acquisito. Se, quindi, l’annuncio di Xi Jinping è comunque un fatto positivo, accolto con favore da Alok Sharma, presidente della COP26 che si terrà a Glasgow il prossimo novembre, si apre ora il problema della produzione di energia nei Paesi in via di sviluppo delle aree di influenza cinese, anche dell’importanza di Vietnam e Indonesia, dove gli incentivi per la costruzione di centrali a carbone erogati da Pechino costituivano l’unica possibilità economicamente accessibile.
Il rischio, infatti, è che a fronte di un pur importante beneficio per l’ambiente, in questi Paesi si fermi ogni forma di sviluppo e s’incrementi l’indice di povertà. Il modello da seguire dovrebbe essere quello delle telecomunicazioni dove – con una rappresentazione aneddotica ma efficace – in alcuni Paesi in via di sviluppo si è passati “dal tam-tam ai telefoni satellitari”, saltando telegrafo e telefonia fissa. Ci vuole un grande piano di sostegno economico e tecnologico ai Paesi in via di sviluppo nella produzione di energia verde, che “bypassi” direttamente quella da fonti fossili.
Commentando la notizia, Manuel Pulgar-Vidal, leader globale del WWF per il clima e l’energia, ha detto: «Questo segna un chiaro punto di svolta per l’utilizzo globale del carbone in una regione dove il carbone è stato usato intensamente. È anche rilevante perché arriva in un momento in cui abbiamo disperatamente bisogno di impegni che imprimano una svolta. Questa potente dichiarazione fornisce un segnale significativo ai Paesi che ancora cercano finanziamenti per il carbone, così come ai finanziatori: il tempo del carbone è ormai finito. Speriamo di vedere simili annunci globali su tutte le fonti fossili (non solo carbone ma anche su petrolio e gas): questa è la prossima frontiera con cui dobbiamo misurarci».
Il WWF ricorda che la generazione di elettricità proveniente dalla combustione del carbone è responsabile del 30% delle emissioni globali di CO2 e che la maggioranza dell’attuale generazione è in Asia. Per questo il WWF ha lanciato l’iniziativa WWF REpoweering Asia.
SEMPRE INFORMATI!
Per rimanere aggiornato su tutte le news sulla Natura, selezionate dalla nostra redazione, iscriviti alla newsletter di rivistanatura.com
Basta inserire l’indirizzo e-mail nell’apposito modulo qui sotto, accettare la Privacy Policy e cliccare sul bottone “Iscriviti”. Riceverai così sulla tua mail, due volte alla settimana, le migliori notizie di Natura! È gratis e ti puoi disiscrivere in qualsiasi momento, senza impegno
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com