Non tutti i mammiferi vivono in ambienti in cui è possibile trascorrere lunghi periodi di sonno in sicurezza. I mammiferi marini, in particolare, devono affrontare condizioni particolarmente difficili. Utilizzando tecniche avanzate di monitoraggio a distanza, i ricercatori guidati da Jessica Kendall-Bar, dell’Università della California Santa Cruz (UCSC), in collaborazione con Daniel Costa e Terrie Williams, entrambi professori di ecologia e biologia evolutiva all’UCSC, hanno scoperto che gli elefanti marini settentrionali selvatici possono dormire fino 2 ore al giorno in mare e lo fanno immergendosi a circa 300 metri di profondità per sfuggire ai predatori. A differenza di altri mammiferi marini, entrano in pieno sonno REM, con annessa paralisi, ma lo fanno a profondità non raggiunte dai loro predatori.
Il sonno è un’attività cruciale per i mammiferi
Per capire come i mammiferi marini soddisfano il loro fabbisogno giornaliero di sonno mentre sono in mare, i ricercatori hanno monitorato l’attività elettroencefalografica degli elefanti marini settentrionali (Mirounga angustirostris) che si immergevano nella baia di Monterey, in California.
Quando sono sulla spiaggia, gli elefanti marini dormono circa 10 ore al giorno, regalando l’immagine di miti e pigri “pachidermi”, ma durante i viaggi di foraggiamento in mare, che durano mesi, dormono veramente poco.
I modelli di onde cerebrali hanno mostrato che gli elefanti marini facevano brevi sonnellini (meno di 20 minuti) durante le immersioni (profondità massima 377 metri). Le foche hanno dormito in media solo 2 ore al giorno per 7 mesi, rivaleggiando con il record di sonno minimo tra tutti i mammiferi, attualmente detenuto dall’elefante africano (circa 2 ore al giorno).
Lo studio è il primo a registrare l’attività cerebrale di un mammifero marino selvatico. Gli elefanti marini sono vulnerabili ai predatori sulla superficie dell’oceano, per cui trascorrono un tempo minimo a respirare e cadono in un sonno profondo durante le loro immersioni in acque più profonde.
I nuovi risultati, pubblicati nell’articolo “Brain activity of diving seals reveals short sleep cycles at depth” sulla rivista Science, dimostrano anche che gli elefanti marini spesso scendono a spirale verso il fondo mentre sono addormentati e talvolta rimangono immobili sul fondo del mare.
«Per anni, una delle domande principali sugli elefanti marini è stata “quando dormono?”» ha detto Costa, che dirige l’Istituto di Scienze Marine della UCSC. Il laboratorio di Costa ha guidato il programma di ricerca dell’UCSC presso la Riserva marina di Año Nuevo per oltre 25 anni, utilizzando tag sempre più sofisticati per tracciare i movimenti e il comportamento di immersione degli elefanti marini durante le loro migrazioni per il foraggiamento, quando si dirigono verso l’Oceano Pacifico settentrionale per un periodo di 8 mesi.
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