Un esemplare di pesce flauto (Fistularia commersonii) della lunghezza di 120 centimetri per 700 grammi di peso è stato pescato nelle acque salentine di Torre San Giovanni.
È la prima volta che un pesce di questo tipo finisce nelle reti dei pescatori italiani. Il pesce flauto, infatti, è una specie che ha il suo areale di distribuzione nella fascia tropicale dell’Oceano Pacifico e dell’Oceano Indiano, compreso il mar Rosso. Ed è proprio da qui che, passando per il Canale di Suez, il pesce è arrivato in Mediterraneo.
Secondo gli esperti che stanno compiendo gli accertamenti, Fistularia commersonii sarebbe giunto alle nostre latitudini attratto dalle calde temperature delle acque.
Altri avvistamenti nel Mediterraneo orientale
Individui di pesce flauto sono stati rinvenuti, a partire dai primi anni 2000, anche nella parte orientale del Mare Nostrum. Questi pesci sono stati pescati a Cipro, in Israele e in Turchia. Di recente, invece, un pesce flauto è stato rinvenuto lungo le coste della Penisola Iberica.
Chi è il pesce flauto
Appartenente alla famiglia Fistulariidae, a prima vista può essere scambiato per un pesce ago (Syngnathus typhle) o un’aguglia (Belone belone), entrambi appartenenti alla fauna autoctona dei nostri mari. Il suo corpo allungatissimo e quasi tubulare presenta all’estremità anteriore la bocca con la quale le prede vengono risucchiate. Si ciba di piccoli pesci, crostacei e molluschi cefalopodi e vive solitamente nei pressi delle scogliere, anche se alcuni individui hanno il loro habitat sulle praterie di Posidonia oceanica oppure su fondi mobili.
Si tratta di un pesce dallo scarso valore economico per l’uomo, che viene catturato solo accidentalmente.
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