Sono appena rientrato da un interessante “Press tour” in una parte della Provenza poco nota al turista italiano, in preparazione di un importante evento che si terrà a Marsiglia dal 3 all’11 settembre: il Convegno Mondiale dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), di cui parleremo a breve in un prossimo articolo.
In questo giro, organizzato dalla Camera di Commercio Italiana per la Francia di Marsiglia, dal Conseil Departemental des Bouches-Du-Rhone, e dal Provence Tourisme, siamo andati alla scoperta di un territorio noto per i suoi paesaggi colorati di campi di lavanda (che peraltro non erano ancora fioriti) o per le emergenze naturalistiche della Camargue, ma che si è rivelato, sempre dal punto di vista ambientale, molto più ricco di tanti elementi nuovi.
Un Parco Nazionale piuttosto recente (istituito nel 2012) alle porte di una grande città – Marsiglia – con tutte le sue immaginabili contraddizioni, ma anche con grandi valori ambientali: il P.N. delle Calanques, unico in Europa a contenere una fascia terrestre, una vasta area marina con varie isole e una complessa zona semiurbana.
La Riserva Naturale di Sainte Victoire, un bianco massiccio calcareo alle porte di Aix-en-Provence, dove in poco più di 140 ettari sono state censite quasi 800 specie vegetali e animali (tra cui la genetta, il biancone o la lucertola ocellata), ma che custodisce soprattutto interessantissimi valori paleontologici, con uno dei principali siti di deposizione di uova di dinosauri mai scoperto in Europa.
E poi le zone care a Picasso, come la semisconosciuta (per noi italiani) valle della Vauvenargues, sempre alle porte di Aix-en-Provence, ricca di orchidee e dove è arrivato il lupo o la Costa Blu, una serie di calette a nord-ovest di Marsiglia dove i turisti stranieri sono solo il 2% delle presenze e che si raggiunge comodamente con un trenino panoramico.
Insomma una serie di scoperte naturalistiche e paesaggistiche che, unitamente agli altri aspetti più noti delle Provenza, ne fanno una regione tutta da scoprire anche per coloro che frequentano il Sud della Francia da più tempo e che pensavano di conoscere tutto della natura di queste zone.
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