La tigre del Bengala (Pantera tigris tigris) è la regina incontrastata del Parco Nazionale di Bandhavgarh, anche se non è facile incontrarla.
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Con i suoi 250 kg per oltre 230 cm di lunghezza, coda esclusa, è la sottospecie più grande dopo la tigre siberiana. Può vivere fino a 18 anni allo stato selvatico ed è solitaria e territoriale, non vive né in branco, né in gruppi familiari, e il maschio non ha alcun ruolo nella cura dei piccoli.
Il territorio di un maschio adulto può raggiungere i 100 kmq e intersecarsi con quello di molte femmine, con cui si accoppia tutto l’anno, ma soprattutto fra novembre e aprile.
Dopo una gestazione di 16 settimane, la femmina dà alla luce 3-4 cuccioli estremamente esposti agli attacchi dei maschi adulti, di leopardi, cani selvatici e sciacalli. Per questo motivo la madre li nasconde per circa 8 settimane in ripari naturali. Verso i due mesi di vita, i cuccioli iniziano a partecipare alle battute di caccia, con una percentuale di successo di una cattura su 20 tentativi. Intorno ai 18 mesi, ormai adulti, abbandonano la madre in ricerca di un proprio territorio e solo allora la femmina torna sessualmente attiva.
Si stima che a inizio ’900 nelle foreste indiane ci fossero circa 40.000 esemplari. Oggi non si sa con esattezza quante tigri sopravvivano nel subcontinente indiano: nel 1972 il primo censimento ufficiale rivelò un declino della specie a sole 1.800 unità in natura.
Venne così avviato un massiccio programma di protezione, il “project tiger”, che inizialmente sembrò avere un buon successo (le stime del 1990 davano un andamento in ascesa, con circa 3.500 esemplari). Oggi si stima che la popolazione mondiale di tigre del bengala si aggiri intorno a 4.500 esemplari distribuiti tra Bangladesh, Bhutan, Cina, India, Myanmar occidentale.
Informazioni sul viaggio al Parco Nazionale di Bandhavgarh
Quando:
il Parco di Bandhavgarh si trova nel Madyah Pradesh, in India centrale, 197 km a Nord Est da Jabalpur, dove arrivano voli di linea da Delhi. Il periodo migliore per la visita sono i mesi invernali, da dicembre a marzo.
A chi rivolgersi:
molti lodge e alberghi che sorgono nelle immediate vicinanze del parco organizzano anche safari nella riserva. Il successo del safari dipende molto dall’abilità e dall’esperienza della guida. Quella che ha accompagnato l’autore, ideale per foto e video operatori, può essere contattata a questo sito www.tigerjourney.in