- DA NON PERDERE La colonia dei gruccioni e il sentiero attorno all’Isola della Cona, passando per i casoni di osservazione
- PERCHÉ Per visitare una delle aree umide più accessibili dove fare birdwatching in Nord Italia
- QUANDO Sempre
- COME A piedi o in bicicletta
Il sottile lembo di terra dell’Isola della Cona – nel settore nord ovest del Golfo di Trieste – stretta fra il fiume Isonzo e il parallelo canale Quarantia, nasconde uno dei luoghi più entusiasmanti dove fare birdwatching e fotografare uccelli nel Nord Italia.
A impressionare non è solo la diversità di specie presenti, ma anche l’elevata densità che si osserva nella palude centrale: nella stessa mattina si possono avvistare più di 50 specie. L’Isola della Cona è visitabile percorrendo un facile sentiero ad anello (45 minuti), che prende avvio dal Centro Visite e vi ritorna dopo aver transitato per l’Osservatorio della Marinetta, un’attrezzata struttura realizzata nello stile dei “casoni”. Lungo il tragitto s’incontrano numerosi punti di osservazione e feritoie che consentono di fare birdwatching senza arrecare disturbo agli uccelli.
Esiste anche un capanno per l’osservazione dei gruccioni, splendidi uccelli migratori vivacemente colorati: posizionata a una dozzina di metri dalla scarpata di terra in cui questi uccelli nidificano, garantisce facili avvistamenti in primavera-estate. Sull’isola (che è raggiungibile in auto, senza bisogno di imbarcazioni) si trovano altri habitat di grande interesse come le barene – aree emerse ricche di vegetazione coperte dall’alta marea – fondali marini sabbiosi e fangosi, boschi umidi e spiagge naturali.
Come se non bastasse, un piccolo gruppo di cavalli della Camargue, introdotti nel 1991, vive allo stato brado e si avvista regolarmente tra i prati umidi della riserva.
Sono presenti un Centro Visite bene attrezzato, un museo interattivo con acquari e descrizioni dei diversi ambienti della Riserva, una foresteria, un bar, un punto ristoro e un piccolo maneggio che consente di fare attività con i cavalli. Se si dispone di una bicicletta si può raggiungere la foce dell’Isonzo oppure la vicina Riserva Naturale Valle Cavanata, un ampio specchio d’acqua poco profondo, interessante per osservare i fenicotteri e gli aironi rossi.
L’area è dominata dal Monte Castellazzo, un’altura carsica sulla quale si trova il Centro visite Gradina. Qui è presente un Museo dedicato gli aspetti storici e naturalistici della Riserva e del Carso. La struttura dispone anche di un bar, di un ristorante e di una foresteria con 20 posti letto. Il Centro visite è punto di partenza per diverse escursioni naturalistiche e d’interesse storico legato alla Prima guerra mondiale.
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