- DA NON PERDERE Il sentiero che risale la valle del fiume Rosandra fino alla spettacolare cascata
- PERCHÉ Una valle mediterranea unica e selvaggia
- QUANDO Sempre, anche nelle belle giornate invernali
- COME A piedi
Non ci si aspetterebbe di trovare un luogo così selvaggio a due passi da Trieste. La Val Rosandra è, infatti, una delle riserve naturali più affascinanti della Regione, un canyon scavato in un paesaggio carsico, arido e scosceso, che può ricordare le “gravine” della Puglia e della Basilicata. Solo che qui la vegetazione è più consolidata e in alcuni tratti del fondovalle si incontrano boschetti umidi, attraversati dal corso d’acqua Rosandra – Glinscica. Quest’ultimo crea effetti decisamente scenografici: dopo una cascata, alta una trentina di metri, prosegue sul fondo di roccia calcarea, modellando strettoie e marmitte tra le rocce dove, nella buona stagione, si può anche fare il bagno.
In alcune delle pozze minori, più riparate, si trova il piccolo ululone dal ventre giallo, una particolare specie di rospo minacciata, mentre sui fianchi rocciosi vegetano piante altrove rare come Drypis spinosa, Melampyrum fimbriatum e il curioso “cardo pallottola”.
Un bellissimo sentiero risale dolcemente sulla sinistra orografica della Val Rosandra, dapprima affiancandosi sul torrente per poi arrampicarsi sui versanti rocciosi, regalando splendidi scorci panoramici sulla cascata e il torrente.
Un’altra celebre escursione è quella lungo la Ciclabile della Val Rosandra, sul tracciato della ex ferrovia Trieste-Hrpelje, percorribile a piedi e in bicicletta. Gli impervi versanti della valle sono, invece, frequentati da alpinisti e rocciatori, mentre le grotte sono meta di escursioni speleologiche.
Nel Centro visite di Bagnoli della Rosandra si possono reperire informazioni storico e naturalistiche sull’area.
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Info:
www.riservavalrosandra-glinscica.it
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