Quando i fiori vengono messi in un vaso,
perdono la loro forza vitale.
Quando gli uccelli vengono messi in una gabbia,
i loro istinti naturali si smorzano rapidamente.
È meglio
che i fiori e gli uccelli rimangano sulle montagne
a mescolarsi assieme per creare i loro disegni sui prati,
a volare liveri nel cielo, spontaneamente
spensierati e in armonia con se stessi.
Hung Ying-ming, da Lo spirito libero, riflessioni di un saggio cinese
Quanto potrebbe costarci la libertà? È una domanda che spesso si può sentire ed è vero che in teoria la nostra libertà non dovrebbe avere un prezzo. Infatti tutti dovremmo sempre e in ogni luogo essere liberi; non è concepibile che qualcuno debba pagare per averla, ma la realtà ci porta a dire che da millenni, ovunque, c’è sempre qualcuno che lotta per la libertà e da una parte vien da pensare che queste persone siano una grazia di Dio. Cosa mai faremmo senza quei tanti eroi che hanno dato la vita affinché noi e altri individui potessero godere della libertà?
Perciò, di solito è un fatto che tutti possiamo comprendere, spesso ci sentiamo uniti quando la nostra libertà viene minacciata e siamo pronti ad intervenire, ognuno a suo modo (si spera).
Eppure, quando si tratta di andare al di là del proprio naso, diventa già più difficile sporcarsi le mani, perché quando il problema della minaccia alla libertà riguarda popoli fuori dai nostri confini e ancor peggio lontani chilometri e chilometri, ecco che allora ci basta la notizia al telegiornale, pensiamo a come deve essere difficile laggiù e poi continuiamo il discorso che avevamo lasciato a metà eventualmente mangiando in compagnia al momento di apprendere la notizia: totale indifferenza.
Quanto è ancora più complicato allora parlare alla gente della libertà di tutte le creature, anche delle piante e degli animali. Ebbene sì, se di libertà si deve parlare, che se ne parli in modo integrale, a 360°. Da che mondo e mondo, vuoi per motivi dichiarati vuoi per interpretazioni forzate e comode di alcuni estratti di libri sacri, gli uomini hanno sempre sfruttato piante e animali, senza mai porsi interrogativi fondamentali. Gli animali e le piante sentono? Percepiscono il dolore? Soffrono a stare nelle gabbie? A essere costretti ad esibirsi in imbarazzanti numeri sotto qualche tendone dopo essere stati drogati o frustati? Ancora oggi, purtroppo, non ci sono sempre dei rapporti equilibrati tra noi e le altre creature. Forse il punto è proprio qui: uomo, ti senti padrone indiscusso o creatura? Sfruttatore o parte integrante di questo meraviglioso universo? Possiamo/dobbiamo sempre scegliere.
In nostro soccorso, come spesso accade, ecco la Letteratura. Il testo proposto di Hung Ying-ming sottolinea proprio questo aspetto della libertà per animali e piante, cogliendo l’essenziale con due soli esempi: fiori nei vasi e uccelli in gabbia. In entrambi i casi, tra l’altro, vengono alimentate le azioni bracconaggio e tutto precipita. Quando gli uccelli vengono messi in una gabbia, i loro istinti naturali si smorzano rapidamente. Si dimenticano di essere uccelli, perdono la propria essenza. Quando i fiori vengono messi in un vaso,
perdono la loro forza vitale. Lo stesso vale dunque per i fiori. In sostanza, quando le creature perdono il loro legame profondo con la Natura, esse perdono energie, perdono la loro forza vitale fino a deperire. Solo l’uomo finge di resistere artificialmente a queste condizioni imposte dall’ormai preponderante progresso materiale che persegue un falso benessere. È inevitabile, è proprio come un fiore che viene colto: posso conservare per qualche tempo la sua bellezza, ma prima o poi, senza radici, senza contatto con la terra, muore.
E allora perché non rispettare e garantire la libertà anche agli animali e alle piante? In particolar modo poi a quelle specie che non sono di certo addomesticabili.
Anche se sembra un passo difficile da compiere, in fondo non lo è. È questione di consapevolezza e volontà: consideriamoci tutte creature, tutti collegati indissolubilmente. Se la balenottera azzurra rischia l’estinzione, anche io ne soffro; se milioni di uccelli vengono catturati per l’infantile ludibrio di persone a cui piace sparare con un fucile, anche io ne percepisco la paura; se una rara orchidea viene ingiustamente portata in un altro continente per ricavare denaro dalla sua vendita illegale, anche io percepisco questa sconfitta.
Siamo tutti collegati.