Sono animali che abbiamo imparato ad amare per la loro dolcezza, e per l’area buffa che li contraddistingue. E spesso il fenomeno è amplificato dalla (relativa) facilità con cui entrano in contatto con l’uomo. Questo video dà una simpatica dimostrazione dell’affetto provato per un cameraman, alle prese con una registrazione in uno zoo di Sydney, il Symbio Wildlife Park. Verrebbe dunque da pensare che chiunque vorrebbe possederne uno, magari al posto del cane o del gatto. Ma va precisato che i koala non sono animali domestici e rappresentano una specie protetta. È inserito nel Cites (Convention on International Trade in Endangered Species), lista che indica tutti gli animali che non possono essere assolutamente messi in commercio. In Australia, dove l’animale vive, è severamente vietato possederne uno. Solo gli scienziati (per un breve periodo) e gli zoo possono regolarmente gestirlo lontano dall’areale di origine, per scopi che trascendono la tradizionale domesticazione.
L’unicità del koala
Il koala (Phascolarctos cinereus) fa parte dei marsupiali, animali che si sono sviluppati solo in Australia in un contesto biogeografico che li ha differenziati da tutti gli altri della regione euroasiatica. Da un punto di vista evolutivo possono essere considerati dei mammiferi ‘incompleti’, perché non sono in grado di portare a termine una gravidanza come fanno le specie appartenenti allo stesso ordine. Il marsupio, pertanto, sopperisce a questa carenza soddisfando le esigenze nutritive del nascituro che quando viene al mondo è del tutto impreparato ad affrontare la vita. Si nutrono di piante di eucalipto e arrivano a dormine 18 ore al giorno.
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