Il batterio Xylella fastidiosa, responsabile della malattia che sta decimando gli ulivi del sud Italia, è arrivato anche in Spagna. Le autorità delle Baleari hanno riferito di aver accertato il contagio di tre piante di ciliegio sull’isola di Maiorca. Per precauzione le essenze contagiate sono state eradicate e misure protettive sono state estese a 15mila ettari di terreno su tutta l’isola.
Non solo ulivi
La Xylella non è un patogeno esclusivo degli ulivi. Ad essere a rischio di attacco è un centinaio di altre specie e le patologie a cui può dare luogo sono moltissime, dal mal di pennacchio nel pesco alla bruciatura delle foglie nell’oleandro, dalla malattia di Pierce della vite al cancro degli agrumi, passando per il disseccamento anche di mandorli e ciliegi.
Gli altri casi di contagio
Dal focolaio scoppiato tra gli ulivi in Puglia nel 2013, il contagio dell’agente patogeno si è esteso anche in altre nazioni. Negli scorsi giorni, infatti, alcuni sospetti casi di contagio sono stati segnalati a Mentone, sul confine tra Italia e Francia.
Prezzi dell’olio alle stelle
Il quotidiano spagnolo “El Mundo” ha subito ribattezzato Xyllela: “L’ebola degli ulivi”. E, infatti, qualora l’emergenza fitosanitaria dovesse estendersi anche in Spagna ci sarebbe di che preoccuparsi: il Paese, con oltre 300 milioni di piante d’ulivo, è il primo produttore di olio del Continente; in media, ogni anno qui vengono prodotti tra le 600mila e il milione di tonnellate cubiche di olio.
Secondo alcuni il rincaro del 20% del prezzo dell’olio di oliva sarebbe da imputare proprio ai danni causati dal batterio, che ha decimato le colture.
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