- DA NON PERDERE Un lago di risorgiva circondato da vegetazione lussureggiante nel desolato paesaggio carsico
- PERCHÉ Si tratta di una zona umida molto speciale
- QUANDO In primavera e in autunno
- COME A piedi o in bicicletta (solo attorno al lago)
Vista dall’alto della strada regionale 55 che passa da Jamiano, l’area umida di Doberdò e Pietrarossa può sembrare una come tante altre. Invece, l’acqua arriva nelle due depressioni carsiche (polje) dal sottosuolo, attraverso un immenso reticolo di tunnel e gallerie.
Circondati da ambienti decisamente aridi, data la natura carsica del luogo, i laghi attirano un gran numero di specie di uccelli e favoriscono lo sviluppo di ecosistemi normalmente assenti sul Carso. Percorrendo i sentieri all’interno di un fitto pioppeto, si può raggiungere la sponda Sud del Lago di Doberdò, l’invaso più grande, frequentata da aironi, rigogoli, picchi rossi minori e, in inverno, se il livello dell’acqua è abbastanza alto, anche da moltissime anatre.
L’area è dominata dal Monte Castellazzo, un’altura carsica sulla quale si trova il Centro visite Gradina. Qui è presente un Museo dedicato gli aspetti storici e naturalistici della Riserva e del Carso. La struttura dispone anche di un bar, di un ristorante e di una foresteria con 20 posti letto. Il Centro visite è punto di partenza per diverse escursioni naturalistiche e d’interesse storico legato alla Prima guerra mondiale.
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Info:
http://www.riservanaturalegradina.com
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