La piccola pozza d’acqua che ho costruito in un boschetto per abbeverare gli uccelli mi permette anche di fare interessanti osservazioni. Ho notato, per esempio, che lo sparviero è il volatile che frequenta maggiormente la pozza e che è attratto dall’acqua come se fosse un’anatra. Il rapace non si limita, infatti, a bere, ma ama lavarsi e stare a mollo a lungo godendosi in pieno la piccola piscina privata.
Praticamente arriva tutti i giorni e ho potuto fotografarlo perfino in pieno inverno con l’acqua gelata. È davvero difficile che durante un appostamento non lo veda arrivare. Non mi meraviglierei se in un’eventuale mutazione genetica gli spuntassero le zampe palmate. Scherzo naturalmente!
Tra maschio e femmina ho notato una certa differenza di arrivi. La femmina è la più assidua, come ho detto prima, quasi immancabile. Il maschio, invece, lo vedo in primavera, sparisce durante l’estate e ritorna in autunno, poi sparisce ancora in pieno inverno. Francamente non so se sia un caso o una regola della coppia. Non li ho mai visti insieme, mentre parecchie volte la femmina è venuta alla pozza insieme a uno o due giovani.
Lo sparviero è un formidabile cacciatore e la femmina, di dimensioni maggiori del maschio, è in grado di abbattere un colombaccio, mentre il compagno si accontenta di prede della dimensione massima di un merlo. Il boschetto frequentato dai “miei” sparvieri è davvero piccolo e sono portato a credere che non faccia parte del loro territorio abituale di caccia, perché la fauna alata di un’area così minuscola non potrebbe sopportare una predazione massiccia da parte di rapaci così specializzati a cacciare nel bosco. È da tempo, infatti, che vedo alla pozza lo stesso merlo, inconfondibile per una macchia bianca a lato del collo. Il merlo, si sa, è una delle prede preferite dallo sparviero, eppure riesce a vivere in quella macchia godendosi pure i bagni nella piccola, ma preziosa pozza d’acqua.
Come fotografare lo sparviero
Per fotografare lo sparviero ho usato una reflex D500 e uno zoom 70-200 f/2,8. Posso permettermi di fotografare a breve distanza, perché ho dotato il capanno di una finestrella con un vetro a specchio e gli animali non si accorgono dei movimenti dell’obiettivo all’interno del nascondiglio. Il lato negativo è la perdita di luminosità di almeno due diaframmi, compensabile con la regolazione alta degli ISO.
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