Quando ho realizzato il servizio sulla chiocciola era mia intenzione dedicare un certo spazio all’anatomia di questo animale e alle acrobazie che questa garantisce.
Una delle cose che mi incuriosiva di più era l’organo del “piede” sul quale questi molluschi strisciano, lasciandosi dietro la famosa bava. Un modo originale per mostrare questa struttura ed esaltare le doti di arrampicatrice della chiocciola era fare una ripresa “da sotto”.
Per realizzare questa immagine, ho quindi fatto scalare al mollusco il vetro di una finestra ben lucidato (privo di “pilucchi”, depositi e imperfezioni) sistemando alle spalle dell’animale un pannello nero (un semplice foglio di cartoncino) così da precludere l’entrata della luce da varie direzioni e ottenere uno sfondo scuro e un effetto “notturno”. Per illuminare la chiocciola al meglio ho usato una luce molto radente, ottenuta da due flash alla stessa potenza, messi su ogni lato dell’animale su due piccoli cavalletti.
Ho scelto questa posizione per evitare riflessi sul vetro ed avere una luce molto laterale che mettesse bene in evidenza i dettagli. In questo caso, però, il rischio è quello di avere dei riflessi nell’obbiettivo se una parte del lampo flash colpisce la lente fortunale dell’ottica. Per prevenire questo inconveniente, ho montato un grande paraluce sul 105 macro che stavo impiegando. In alternativa è anche possibile schermare i flash con piccoli pannelli nero-opaco che impediscono alla lente di “vedere” il lampo.
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