Guarda la prima parte del viaggio alla scoperta delle foreste della costa pacifica colombiana
L’isola di Gorgona si solleva come una morbida collina dalle acque calde del Pacifico e da lontano appare circondata da un immancabile “ombrello” di nubi.
Solo quando si arriva al minuscolo approdo di El Poblado, Gorgona svela il suo manto verde lussureggiante. L’isola, lunga circa 5 chilometri e alta 300 metri, è una distesa di vegetazione umida e impenetrabile attraversata da decine di torrenti che precipitano sulle spiagge o tra le coste rocciose.
Antica isola di detenzione
Sebbene disti solo 30 chilometri dal continente, Gorgona è stata isolata per secoli. Le uniche costruzioni presenti sono quelle del Parco Nazionale, istituito nel 1985, ma non è stato sempre così.
In passato l’isola ha ospitato un carcere di massima sicurezza, le cui rovine sono ancora visibili. Chiuso nel 1984 per violazione dei diritti umani, è stato in gran parte divorato dalla vegetazione tropicale, dando vita a un paesaggio inquietante e di grande suggestione.
Nel 1527 su questo affioramento di terra arrivarono gli spagnoli guidati da Pizarro.
I loro resoconti raccontano di un’isola tropicale piena di serpenti velenosi, anche se in realtà questo è solo uno dei gruppi rappresentativi del posto, a cui si aggiungono scimmie, rane e curiosi granchi di foresta.
Ma anche fondali di grande interesse e le balene. Gorgona vanta anche alcuni endemismi, il più noto dei quali è la lucertola azzurra (Anolis gorgonae), un bellissimo sauro, molto raro e difficile da vedere perché passa la maggior parte del tempo sugli alberi.
Raggiungere l’isola non è difficile e la visita è facilitata da una buona rete di sentieri. Non mancano un servizio di guide e delle sistemazioni di buon livello.
L’unico problema è dato dal numero chiuso: per non turbare il piccolo ecosistema sono ammessi solo 80 visitatori per volta ed è quindi è meglio prenotare con largo anticipo.
Hot spot per immersioni e whalewatching
L’isola di Malpelo, 500 chilometri a ovest della costa, è sicuramente la zona più spettacolare per le immersioni in Colombia, soprattutto per la grande concentrazione di squali.
A ridosso della costa anche i fondali dei parchi di Gorgona e Utria regalano buone opportunità per immergersi, anche se con forti piogge le acque tendono a intorpidirsi.
In compenso qui ci sono moltissime balene, precisamente megattere. I grandi cetacei (gli adulti misurano tra i 12 e i 18 metri) vengono nelle acque calde del Pacifico equatoriale per dare alla luce i piccoli fra luglio e agosto.
Spesso sostano in questo tratto di mare fino ad ottobre, prima di riprendere il loro cammino verso l’Antartide dove trascorrono l’estate australe (dicembre-gennaio).
A settembre le acque davanti al Parco di Utria e attorno all’isola di Gorgona regalano moltissimi avvistamenti, spesso addirittura dalla costa.
Vedere passare le balene a poche decine di metri dalla foresta tropicale è un’esperienza unica, soprattutto se saltano fuori dall’acqua (breaching) con gran parte del corpo.
Più spesso mentre si fa snorkeling o si è in immersione si sentono i loro fragorosi canti e, quando sono vicine, i richiami scuotono profondamente il corpo dei subacquei, fino addirittura nel torace. Come se dovessero spuntare dal blu da un momento all’altro.
Sui fondali di Gorgona non ci sono sconfinate distese di corallo, ma la fauna presente sopperisce a questa mancanza. Non è affatto raro incontrare lo squalo balena, grandi cernie e tre specie di tartarughe marine: verde, imbricata e liuto.
LE 5 SPECIE DA OSSERVARE NELLE AREE PROTETTE DELLA COLOMBIA
1) MANTIDE FOGLIA
Insetto dal camuffamento sorprendente appartenente al genere Choeradodis. Passa la maggior parte del tempo in agguato sulle foglie della foresta, immobile e in attesa delle prede. Vederla è davvero un’impresa, ma di notte questi insetti possono essere attirati dalle luci degli abitati e quindi incontrarli è più facile.
2) BASILISCO
Viene chiamata lucertola Gesù Cristo per la capacità di correre sull’acqua senza affondare, grazie alla velocità raggiunta e ai lunghi piedi. Lunga 60 centimetri con la coda, si incontra molto facilmente a Gorgona, vicino alle spiagge o lungo i corsi d’acqua.
3) FREGATA
Uccello simbolo di queste coste, nidifica tra le mangrovie e i lembi di foresta costiera. Più comune vicino al mare, si osserva anche all’interno, sempre di giorno. Volatore formidabile, è capace di rapidissime manovre che sfrutta anche per rubare il cibo ad altri uccelli marini.
4) RANA ELEGANTE
Nota come Atelopus elegans, deve il suo nome volgare all’andatura cadenzata e regolare. Salta raramente e abita nel sottobosco, tra i muschi e le felci. È endemica della costa colombiana del Pacifico e si osserva saltuariamente anche sull’Isola di Gorgona.
5) GRANCHIO DI TERRA
Inconfondibile crostaceo del genere Geocarcinus, di grandi dimensioni e di un bel rosso vivo. Mangia sia organismi morti, sia frutti e insetti. Si vede facilmente solo di notte vicino al mare. Nonostante il perfetto adattamento alla vita forestale, deve comunque tornare in mare per riprodursi.
INFORMAZIONI PER IL VIAGGIO
Per chi:
La stagione ideale per godersi lo spettacolo delle balene lungo la costa è settembre, ma si fanno buoni avvistamenti anche ad agosto e ottobre. Prima di partire, in ogni stagione, è bene rassegnarsi a piogge frequenti. In questa zona l’incidenza di patogeni e zanzare è molto bassa, ma il clima piovoso può causare problemi a chi non è abituato alle foreste tropicali.
A chi rivolgersi:
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