Ci sono connessioni evidenti tra i cambiamenti climatici del passato e la scomparsa in gran parte d’Europa delle salamandrine, che oggi rappresentano l’unico genere di vertebrato esclusivo della Penisola Italiana. Oggi, i cambiamenti climatici potrebbero causare l’estinzione definitiva delle due specie rimaste esclusivamente nell’Italia appenninica.
Uno studio appena pubblicato su Scientific Reports di Nature dai paleontologi dell’Università di Torino e dell’Istituto Catalano di Paleontologia Miquel Crusafont ha messo in luce le potenziali analogie tra estinzioni del passato e quelle che si rischiano oggi.
Lo studio ha indagato le variabili climatiche in cui vivono le salamandrine e come queste si possano relazionare alle condizioni del passato, attraverso lo studio dei fossili.
I fossili sono l’unico strumento a disposizione dei ricercatori e delle ricercatrici per avere accesso diretto al passato e capire come gli organismi abbiano reagito ai diversi cambiamenti a cui è andata incontro la Terra.
Nel caso delle salamandrine, i fossili ci raccontano che questi animali tra 20 e 5 milioni di anni fa abitavano molte altre aree d’Europa, sparse tra Germania, Grecia, Spagna e Ungheria, mentre oggi si trovano esclusivamente nell’Italia appenninica con due specie.
Le analisi effettuate dal gruppo di lavoro hanno evidenziato che durante i cicli di glaciazione il clima non era adatto alle salamandrine ed è plausibile che ne abbia causato l’estinzione.
Nello stesso tempo, le proiezioni sui modelli climatici futuri hanno messo in luce una drastica riduzione dell’idoneità climatica per le salamandrine anche all’interno della nostra penisola nei prossimi 50 anni.
Salamandrine molto speciali
«Sebbene le salamandrine non siano ancora inserite tra gli organismi a rischio di estinzione, dovremmo avere un particolare occhio di riguardo per questo piccolo anfibio che rappresenta un’inestimabile ricchezza del patrimonio naturalistico italiano» sottolinea Loredana Macaluso, ricercatrice al Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino e primo autore dell’articolo.
«Non solo questa salamandra rappresenta l’unico genere di vertebrato endemico della Penisola Italiana, ma è anche un animale unico a livello mondiale sia per quanto riguarda il suo aspetto colorato, sia per quanto riguarda il suo particolare comportamento».
Questo abitante del sottobosco italiano è una delle poche salamandre del mondo a mostrare il cosiddetto “unkenreflex”, un comportamento con cui mostra l’accesa colorazione di ventre, zampe e coda per intimorire i predatori, ed è l’unica al mondo attualmente nota per essere in grado di alzarsi sulle zampe posteriori e assumere una posizione bipede in determinate circostanze.
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