Dopo gli articoli relativi alla nascita delle arti marziali cinesi che, parallelamente, si sono sviluppate insieme all’osservazione degli animali nel loro habitat naturale d aparte dei monaci del tempio Shaolin, sifu Luca Mastini, maestro presso il Centro Sudi Kung Fu Spoleto, ci parla delle leggende e dello sviluppo delle arti marziali, nate con lo Shaolinquan e con i cinque animali (gru, serpente, leopardo, tigre e drago) e ancora oggi in fase di evoluzione ma in miracoloso equilibrio con la tradizione:
«Tutti gli stili del kung fu, da quando sono nati, sono avvolti da miti e leggende. La base reale è l’osservazione dei primi quattro animali originari degli stili nel loro habitat naturale, quando i monaci del tempio Shaolin misero a rischio le loro vite per vedere la gru, la tigre, il leopardo e il serpente in azione nel loro ambiente. Nello stile del Wing Chun, per esempio, che utilizza due animali, serpente e gru, si dice che le tecniche estrapolate siano state codificate dall’osservazione di un combattimento tra il flessuoso serpente e l’elegante gru. Molti stili delle arti marziali hanno avuto l’influenza dello Shaolin, approfondendo degli aspetti piuttosto che altri, con un lavoro quindi diverso e diversificato. Senza dimenticare che tutti gli stili del kung fu lavorano anche sulla medicina tradizionale e sulle teorie che compongono il pensiero filosofico cinese come il tao, i cinque elementi o lo yin e lo yang. Il Tai Chi Chuan, che lavora con gli stessi animali del Wing Chun sfrutta principi e movenze diverse. Si narra invece che lo stile della mantide nacque quando un monaco vide una mantide afferrare una cicala; da quello estrapolò le tecniche di controllo, parata e afferraggio. La parte inferiore del corpo, specialmente nello stile della mantide a sette stelle, è associata al gibbone o alla scimmia, quindi un connubio tra due animali completamente differenti. Anche all’interno dello Shaolin stesso troviamo influenze di altri animali, come ad esempio l’orso o l’aquila. Poi ci sono altri elementi, come lo stile dell’ubriaco, che però ha nelle movenze alcune rimembranze dello stile del drago, seppur con principi e movimenti a se stanti. Un’altra leggenda narra che la nascita del Tai Chi Chuan venne estrapolato dopo l’osservazione del lento e ampio movimento delle nuvole. Il kung fu venne tramandato per via orale principalmente (gli scritti frammentati), quindi ci sono storie, leggende e miti che sono arrivate fino a noi. Considerate che ci sono più di millecinquecento stili, un mondo vastissimo e in continua evoluzione, perché si formano sempre nuovi stili, tutt’ora. La pratica del kung fu porta infine a effetti benefici sul nostro corpo e sulla nostra mente, tangibili e reali, rendendo il corpo più forte e, allo stesso tempo, più morbido ed elastico, rendendo l’avanzare del tempo più facile e piacevole da affrontare. Uno studio completo sull’aspetto fisico, mentale e interiore: il corpo come mezzo per migliorare in maniera trascendentale. Si tratta di un mondo da scoprire».
Con questo articolo si conclude la serie dedicata alla nascita delle arti marziali cinesi, alla scoperta di un mondo che unisce natura, corpo e mente, dove tradizione e scoperta sono cresciuti insieme passo dopo passo.
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