Chi credeva che l’energia idroelettrica fosse totalmente green, dovrà in parte ricredersi. Se, da una parte, è vero che permette di fare a meno dei combustibili fossili, dall’altra, però, rappresenta un serio danno alla biodiversità.
A darne notizia sono i ricercatori della East Anglia University. L’esempio portato è quello della diga brasiliana di Balbina, in Amazzonia. Stando ai dati forniti dalla ricerca pubblicata sulla rivista scientifica PlosOne, la costruzione della della barriera artificiale rappresenta una minaccia per la fauna locale, che ha già perso un significativo numero di uccelli, mammiferi e tartarughe.
“Studi precedenti avevano dimostrato che la costruzione di dighe si riflette in maniera negativa sull’economia legata al pescato – ha spiegato l’autrice della ricerca Maira Benchimol -. Oltre ai costi socio-economici per le realtà locali, la nostra ricerca ora punta il dito conto la perdita della biodiversità. Sono soprattutto le specie endemiche a pagare il costo più alto per la produzione di energia idroelettrica”.
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