Questo romanzo ci trascina in un altrove abitato da asini, libri, funamboli, macinini da caffè, poeti, scollatori di francobolli e altri mirabolanti creature. Guglielmo è un ragazzino che scrive lettere sgangherate e bellissime, da cui emerge a poco a poco la sua storia. Inventa un asino che non è un asino e lo chiama Raimond. Un vecchio animale messo da parte che si sente inutile. Raimond incontra sulla strada un libro che lo porta nel Paese delle cose inutili. Un Paese immaginario, che però rispecchia tutta la nostra realtà. Questo romanzo ruota attorno a una domanda semplice: cosa riempie davvero la nostra vita? Anche quando fai la cosa più inutile del mondo, puoi trovare una scintilla di vita, uno scatto inaspettato. O persino te stesso. Perché l’inutilità è soprattutto un sentimento.
“L’esercito delle cose inutili”
di Paola Mastrocola
212 pagine, 17,50 Euro
Einaudi
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