L’ultimo gruppo di orche e di beluga detenuti in cattività nelle prigioni marine nella baia di Srednyaya, nell’estremo oriente russo, è stato rilasciato nel Mare di Okhotsk.
La buona notizia è stata resa nota dall’Istituto federale di ricerca sulla pesca e l’oceanografia.
«Le ultime due orche e i sei beluga son stati rilasciati in mare aperto e gli animali sono stati dotati di tag satellitari al fine di monitorarne gli spostamenti» si legge nella nota dell’Istituto pubblicata dall’agenzia di stampa russa Tass.
Anche DiCaprio si era schierato per loro
Gli otto animali liberati alla fine di agosto erano gli ultimi prigionieri delle prigioni marine russe. Contro le catture si era schierato anche Leonardo DiCaprio che – con un tweet – aveva invitato a fermare una petizione contro l’inumano trattamento riservato a orche e beluga.
Catturate per gli acquari cinesi
Secondo quanto riportato dall’agenzia Tass, a partire dal 2018 nelle prigioni sono passati 90 beluga e 11 orche. Gli animali – tutti catturati in natura – sarebbero stati rinchiusi nelle vasche della baia di Srednyaya in attesa di essere venduti e trasferiti in Cina, dove sarebbero stati poi spostati in zoo e parchi marini.
Lo scorso mese di giugno – anche a seguito della forte pressione degli attivisti – i primi animali sono stati rilasciati in mare aperto.
«A giugno sono iniziati i lavori per spostare i cetacei a più nord, nella regione di Khabarovsk, al fine di rimetterli in libertà – si legge nella nota –. Il primo gruppo di due orche e sei beluga è stato liberato in mare il 27 giugno; il secondo gruppo, che era composto da tre orche, è stato liberato il 16 luglio e il terzo gruppo, sempre di tre cetacei, è stato liberato il 6 agosto».
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