Le ultime vittime dell’innalzamento del livello dei mari, causato dal riscaldamento globale, sono cinque piccole isole del Pacifico.
Gli isolotti facevano parte dell’arcipelago delle Isole Salomone, avevano una superficie di pochi ettari ciascuna ed erano inabitate.
Tuttavia, l’arcipelago dello stato oceanico – che conta al suo interno circa un migliaio di isole – ha giù subìto danni legati all’innalzamento del livello delle acque, che gli scienziati stimano sia arrivato ormai a 10 millimetri.
Il caso più grave è quello registrato sull’isola di Nuatambu, sulla quale vivono 25 famiglie. Qui le forti mareggiate hanno distrutto 11 abitazioni, costringendo gli occupanti a cercare rifugio nella vicina isola di Nararo.
“Abbiamo estremo bisogno del supporto di partner internazionali per fronteggiare il fenomeno dell’innalzamento del livello degli oceani – ha commentato Melchior Mataki, A capo del Solomon Islands’ National Disaster Council – e invochiamo l’aiuto del fondo delle Nazioni Unite”.
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