Nome
Luì piccolo (Phylloscopus collybita)
Descrizione
Il più diffuso e comune rappresentante di un genere numeroso e piuttosto uniforme per caratteri morfologici ed eco-etologici. Rispetto al simile Luì grosso è più facilmente distinguibile in base al repertorio vocale che per la colorazione.
Il canto, emesso anche durante le migrazioni, è infatti molto caratteristico e corrisponde a una monotona sequenza di note ritmicamente alternate, una alta e una bassa.
Fenologia
In Italia è parzialmente sedentario, nidificante, migratore, svernante.
Habitat
Occupa ambienti boschivi compresi tra foreste mature con chioma non troppo densa e sottobosco vario ed abbondante e il limite altitudinale degli alberi. Predilige alberi decidui come faggi, querce, ontani, salici, ma abita anche coniferete, mostrando preferenze ambientali differenti nelle diverse porzioni dell’areale. Occupa anche parchi, ampi giardini con arbusti, cimiteri, cedui, impianti arborei, talvolta siepi con grandi alberi o arbusteti. Predilige parcelle boschive ampie e con margini, radure, aperture. Durante l’inverno frequenta anche giardini, frutteti, zone umide.
Distribuzione
In Europa la specie è ampiamente distribuita, soprattutto a sud. La sottospecie nominale occupa l’Europa centrale e occidentale; P. c. abietinus l’Europa centro-orientale e settentrionale; P. c. tristis dagli Urali verso est (Cramp 1992); queste ultime due sottospecie sono presenti in Italia durante la migrazione e lo svernamento.
In Italia è nidificante sulla penisola e in Sicilia, con maggiore diffusione nelle aree collinari e montane e ampi vuoti di areale in Pianura Padana, versante adriatico e estreme regioni meridionali. La popolazione nazionale è stimata in 500.000–1.000.000 coppie.
Stato di conservazione
Attualmente classificato come sicuro in Unione Europea, con stato di conservazione favorevole anche a livello continentale (BirdLife International 2004).
di Fabio Casale, Fondazione Lombardia per l’Ambiente
Supervisione scientifica: Giuseppe Bogliani, Università degli Studi di Pavia
tratto da:
Casale F., 2015. Atlante degli Uccelli del Parco Lombardo della Valle del Ticino.
Parco Lombardo della Valle del Ticino e Fondazione Lombardia per l’Ambiente.
Foto: Antonello Turri
Il volume è:
– richiedibile qui: fauna@parcoticino.it
– scaricabile qui: https://ente.parcoticino.it/wp-content/uploads/2016/12/Atlante_Uccelli_Ticino.pdf
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