È destinata a far discutere la circolare emanata dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini, inviata ai prefetti di Trento e Bolzano e al presidente della Valle D’Aosta.
Se un primo momento si era temuto che la circolare del Viminale aprisse la strada all’abbattimento dei lupi, il Ministro ha precisato che non è previsto «Nessun abbattimento dei lupi, al massimo cattura e trattenimento».
Propaganda sulla pelle del lupo
Nonostante il chiarimento, la posizione espressa lascia forti dubbi alle associazioni animaliste. «Non vorremmo che si trattasse dell’ennesima mossa propagandistica sulle pelle del lupo, visto che il numero di lupi e dei danni legati alla loro gestione in Trentino Alto Adige continuano a essere estremamente limitati – spiega il WWF –. Le specie simbolo della natura e della biodiversità italiana non possono continuare a essere esposte ai ricatti di quei poteri locali che non vogliono attuare misure di prevenzione opportune, in spregio anche alle migliaia di allevatori che ogni giorno faticano per rendere possibile una coabitazione pacifica e alla maggioranza degli italiani che si sono espressi per una tutela integrale del lupo».
Dello stesso avviso anche la Lav, che ha così commento: «La circolare firmata dal capo di gabinetto del Ministero dell’Interno non prevede alcuna possibilità di uccidere i lupi e non dice nulla di più di quello che già si sapeva dal 1997, è solo un contentino per il Presidente della Provincia di Trento».
Nessun allarme lupo
Gli esperti del Large Carnivore Initiative for Europe della IUCN, l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, hanno recentemente rimarcato come non vi sia alcun allarme lupo in Italia. «I ricercatori hanno redatto i criteri scientifici per classificare gli eventuali lupi problematici: sulla base di questi criteri, nessuna delle situazioni finora registrate in Italia è motivo di allarme» conclude il WWF.
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