La settimana della Moda che si è appena conclusa a Milano è stata l’occasione per invitare le aziende dell’abbigliamento a eliminare le pelli esotiche dalle passerelle. Gli attivisti della PETA hanno messo in scena in piazza Duomo a Milano una rappresentazione con figuranti umani delle crudeltà cui vengono sottoposti gli animali per ricavarne la pelle da usare nell’abbigliamento.
Vestiti con costumi da serpente, i sostenitori della PETA sono stati appesi a una struttura accanto a uno striscione che proclama: “Di’ NO alla crudeltà delle pelli esotiche: lascia vivere i serpenti”.
L’inchiesta sui macelli indonesiani
«Ogni capo o accessorio in pelle di serpente in passerella rappresenta la morte violenta di un animale vulnerabile» afferma Mimi Bekhechi, vicepresidente della PETA, aggiungendo che «la PETA chiede alla Settimana della Moda di Milano di unirsi al movimento rivoluzionario della moda vegana e sollecita tutti gli amanti della moda ad allontanarsi dalle pelli esotiche ottenute crudelmente».
Di recente, un’indagine di PETA Asia sui macelli indonesiani che forniscono pelli di serpente per il colosso LVMH, gruppo proprietario di oltre 60 grandi firme che spaziano dall’alta moda, ha fatto emergere un’orribile crudeltà sugli animali.
La PETA si oppone allo specismo, una visione del mondo basata sulla supremazia dell’essere umano.