250 milioni di anni fa, con l’inizio dell’era Mesozoica (Triassico – Giurassico – Cretacico), la vita negli oceani esplose in una grandissima quantità di forme tra cui alcune gigantesche e altre, come certi invertebrati, già non dissimili da quelle attualmente viventi.
Ma i veri protagonisti in acqua, così come sulla terra, furono i rettili a cominciare dagli ittiosauri, simili anatomicamente ai delfini, e dai plesiosauri che raggiungevano i 6 metri di lunghezza. Ed è su queste creature che si incentra la mostra “Paleoaquarium – il mare al tempo dei dinosauri” inaugurata il 15 luglio scorso a Genova, in anteprima europea, nell’Area del porto Antico. Ricostruzioni fedeli in scala 1:1 di alcuni dei più mostruosi e antichi predatori marini tra cui l’ittiosauro Ophthalmosaurus, il plesiosauro Cryptoclidus e il pliosauro Liopleurodon, la riproduzione di una mascella di Megalodonte, il più grande squalo mai esistito, e poi giochi, approfondimenti, postazioni multimediali, proiezioni e persino un’esperienza di alcuni minuti di realtà virtuale per tuffarsi indietro nel tempo direttamente a tu per tu con i giganti marini preistorici.
La mostra permette di imparare moltissimo su questi animali, a partire da qual è la differenza tra loro e i veri dinosauri, anche grazie alle storie dei più famosi paleontologi del passato, come Georges Cuvier, che addirittura battibeccano tra di loro in sala video (poteri del multimediale) raccontando le rispettive scoperte scientifiche, nonché gli errori di classificazione degli altri.
I grandi rettili acquatici iniziarono a estinguersi, specie dopo specie, alla fine del Cretacico, 65 milioni di anni fa insieme ad altre creature marine come le ammoniti e ai dinosauri. La mostra sarà visitabile fino a fine marzo 2018.
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