Sette elefanti sono stati trovati morti nelle campagne dello Sri Lanka, nella zona della riserva forestale di Habarana.
Tra le carcasse è stata trovata anche quella di una femmina incinta e ora le autorità locali – che hanno subito avviato un’indagine – temono che il numero di elefanti uccisi possa salire.
Forse avvelenati
Gli esami sulle carcasse degli elefanti saranno effettuati nei prossimi giorni. Solo allora si potrà capire con certezza che cosa ha causato la morte dei pachidermi. Dalle prime analisi, tuttavia, è emerso che gli elefanti non presentavano alcun segno esterno.
Da escludere, quindi, l’attacco di predatori; le autorità sono propense a credere che gli animali siano stati avvelenati, forse dai contadini che coltivano le terre adiacenti a dove sono stati trovati gli animali.
Crescono i conflitti per le risorse
Uccidere elefanti, nel paese asiatico, è considerato un reato. Tuttavia, negli ultimi anni si sono registrati sempre più casi di animali uccisi per mano dell’uomo. E, secondo le prime indagini, i sette elefanti trovati morti sarebbero stati uccisi dopo essere sconfinati nei campi coltivati, forse alla ricerca di acqua e cibo.
All’origine della mattanza, dunque, potrebbero esserci conflitti per le risorse tra gli animali e le popolazioni locali. Un caso analogo era accaduto in Africa pochi mesi fa: in Botswana il governo aveva presentato un piano per l’uccisione selettiva di elefanti. Secondo quanto riferito dalle autorità locali, la popolazione di elefanti sarebbe aumentata in maniera eccessiva negli ultimi anni e questo avrebbe acuito i conflitti per le risorse naturali con la popolazione locale. A causa delle scarse piogge, infatti, i pachidermi sarebbero infatti usciti dalle riserve, in cerca di acqua.
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com