Testo e foto di Ylenia Vimercati
Se viaggiando per gli Stati Uniti orientali vi trovaste nei pressi della cittadina di Moab, nello stato dello Utah, dedicate qualche giorno all’esplorazione di alcuni dei parchi più sensazionali dell’ovest: stiamo parlando dei Parchi Nazionali di Arches e Canyonlands, vere e proprie opere di ingegneria naturale plasmate dall’azione di acqua, vento e gravità. Sono entrambi situati nella regione geografica chiamata Colorado Plateau (Altopiano del Colorado), un’area condivisa tra gli stati Utah, Colorado, Arizona e New Mexico, nella quale scorrono i fiumi Colorado e Green.
Come la buona tradizione statunitense prevede, ogni stato della federazione possiede uno slogan: lo Utah è noto con il nome di Life elevated, o vita elevata/sublime, un gioco di parole per indicare sia la sua altitudine media di ben 1860 metri sopra il livello del mare, che lo rende il terzo stato più elevato nell’unione, sia le bellezze naturali racchiuse all’interno dei suoi confini.
In 4 giorni potrete percorrere i numerosi trails all’interno dell’Arches National Park per ammirare le formazioni geologiche più strabilianti e, soffermarvi nella metà settentrionale del Canyonlands National Park dove vi troverete circondati da tavolati, archi e profondi canyon di un rosso e marrone accesi.
Cenni di geologia
L’Arches, a nord di Moab e, il Canyonlands a sud ovest, si trovano in un’area che circa 20 milioni di anni fa fu stravolta da movimenti della crosta terrestre che portarono alla formazione dell’Altopiano del Colorado, un’area sopraelevata che si pensa raggiungesse un tempo i 3000 metri sopra il livello del mare. L’acqua dei fiumi, il vento e la gravità sono stati gli agenti primari che hanno plasmato e tutt’ora plasmano queste terre portando alla luce milioni di anni di storia raccolta sottoforma di stratificazioni rocciose disposte le une sopra le altre. In corrispondenza dei letti dei fiumi Colorado e Green i geologi posso tornare indietro nel tempo di circa 300 milioni di anni e studiare campioni provenienti dal Pennsylvaniano, meglio noto nella Carta Cronostratigrafica Internazionale, o scala dei tempi geologici, come Carbonifero superiore.
Nell’Arches National Park ci sono più di 2000 archi documentati, tutti con un’origine comune: un letto di sale depositato circa 300 milioni di anni fa ricoperto poi da sedimenti che compattandosi hanno reso il sale instabile, portando alla formazione in superficie di spaccature parallele nel terreno di arenaria. L’erosione dovuta all’azione combinata di acqua e vento ha nel tempo creato e distrutto spettacolari archi, vere e proprie finestre sul cielo.
Pianificare la visita
Il costo di accesso per un veicolo, inclusi i passeggeri, è di 30 dollari per ciascun parco e ha una validità di 7 giorni, il che vi permetterà di entrare e uscire in tutta tranquillità alternando i giorni di visita come più ritenete opportuno.
Il periodo a cavallo tra settembre e ottobre è perfetto per visitare i due parchi. Incontrerete temperature miti e un clima soleggiato che vi farà rivivere l’estate. E’ consigliato svegliarsi presto per iniziare l’esplorazione quanto prima possibile; ricordate che in questo periodo dell’anno il sole tramonta intorno alle 18:30.
Per muoversi negli Stati Uniti è fondamentale possedere un’auto a noleggio; le distanze sono immense e i mezzi pubblici all’interno dei parchi sono tutt’altro che diffusi. Sia l’Arches che il Canyonlands sono organizzati a misura d’auto. Una strada principale permette infatti di sostare nei punti da cui si diramano tutti i sentieri, alcuni dei quali possono richiedere un paio di giorni di cammino. Se siete dotati di un veicolo fuoristrada potrete inoltre ottenere un permesso presso il Visitor Center per guidare nelle strade sterrate che si perdono nelle profondità del Colorado Plateau.
Appena entrati nei parchi troverete vari cartelli che vi ricorderanno di rifornirvi di acqua prima di incominciare la vostra lunga giornata di hiking. La disidratazione è un problema serio in località desertiche come queste, sia in estate che in inverno. Preventivate perciò di avere con voi almeno 4 litri di acqua reperibile presso le fontanelle dei centri visitatori.
Per la giornata portatevi provviste che vi durino fino al tramonto. Consumerete parecchia energia durante le escursioni e avrete perciò bisogno di portare con voi pasti al sacco calorici e barrette energetiche.
Per quanto riguarda l’alloggio per la notte, negli Stati Uniti è molto comune dormire presso motel low-cost lungo la strada o in un campeggio spartano. Nei pressi di Moab trovate sistemazioni economiche che vi offrono un letto con bagno privato e talvolta una colazione base inclusa. Se optate per godere appieno della natura potete ottenere un permesso dai ranger per montare la vostra tenda all’interno di uno dei siti appositi nell’Arches e Canyonlands, oppure presso uno dei campeggi al di fuori dei confini del parco, ma state attenti, alcuni non dispongono di acqua potabile o potrebbero non essere aperti nel periodo in cui andate.
Hiking nei parchi
L’entrata all’Arches National Park è a soli 10 minuti di guida da Moab. Il primo sentiero che troverete è il Park Avenue Trailhead, percorribile in un’ora e mezza andata e ritorno. Questo sentiero vi condurrà all’interno di un canyon spettacolare che vi farà innamorare di questo luogo fin da subito. Recuperata l’auto spostatevi leggermente più a nord per ammirare incredibili formazioni rocciose come la Tower of Babel (Torre di Babele), la Sheep Rock (Roccia a forma pecora) e le Three Gossips (Le tre pettegole), così chiamate per la loro somiglianza a tre figure umane impegnate a chiacchierare. Nella fascia centrale del parco fermatevi a percorrere un breve loop per vedere il Balanced Rock, un imponente macigno in perfetto equilibrio e, trascorrete del tempo nella sezione chiamata The Secret Windows dove potrete godere delle meravigliose viste del Double Arch, o doppio arco, del Turret Arch e delle North and South Windows, note anche come «gli occhiali». Poco più a nord si trova l’arco simbolo dello Utah: il Delicate Arch. È raggiungibile grazie ad un sentiero di circa 2-3 ore andata e ritorno sulla nuda roccia che vi porterà proprio sotto l’arco. Nell’estremità più settentrionale del parco vi è il Devils Garden, un vero e proprio giardino dell’eden in cui fare hiking per raggiungere numerosi archi quali il Landscape Arch, il Partition Arch e il Double O Arch.
Le dimensioni del Canyonlands National Park sono enormi se paragonate a quelle dell’Arches e non è possibile visitarlo tutto nei 4 giorni a disposizione. Potete concentrarvi sulla metà settentrionale nota come Island in the Sky (Isola nel cielo) il cui accesso è facilmente raggiungibile a nord da Moab. Una volta entrati nel parco una strada vi porterà a ovest verso l’Upheaval Dome, una particolare struttura circolare che potrebbe essersi formata a seguito dell’impatto di un meteorite. In direzione sud è dovere fermarsi per vedere il Mesa Arch. In 15 minuti a piedi arriverete ai piedi di quest’arco unico nel suo genere; si trova infatti sospeso su una parete a strapiombo e offre un panorama sensazionale soprattutto alle prime luci dell’alba. All’estremo sud dell’unica strada percorribile in auto nell’Island in the Sky inizia il Grand View Point Trail. Un sentiero di circa 3.2 km andata e ritorno si snoda lungo il bordo dell’altopiano offrendo viste spettacolari del canyon e, delle montagne sulle sfondo, in un gioco di colori, luci e ombre perfetto.
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com