Nome
Piovanello pancianera (Calidris alpina)
Descrizione
Uccello di ripa di piccole dimensioni. In abito nuziale presenta sul petto un’ampia zona nera screziata di bianco. Il becco è abbastanza lungo e lievemente ricurvo.
Fenologia
In Italia è migratrice e svernante regolare. La popolazione svernante in Italia fluttua tra i 40 e i 50.000 individui .
Habitat
Durante la migrazione e lo svernamento il Piovanello pancianera frequenta vari tipi di zone umide costiere, quali lagune, estuari, saline, stagni retrodunali, bacini di depurazione, foci fluviali, laghi, acquitrini, spiagge sabbiose. In Italia, oltre il 70% della popolazione svernante risulta concentrato in aree lagunari dell’Alto Adriatico.
Distribuzione
La sottospecie schinzii nidifica dalla Groenlandia sudorientale e dall’Islanda attraverso le Færøer e le Isole Britanniche sino alla Scandinavia meridionale, sverna in Europa meridionale e in Africa settentrionale, soprattutto lungo le coste atlantiche. L’areale distributivo della ssp. alpina si estende dalla Scandinavia settentrionale attraverso la Russia e la Siberia sino alla penisola di Yamal, dove si incontra con la ssp. centralis. Questa si spinge a est sino al fiume Kolyma. La ssp. alpina sverna in Europa settentrionale, lungo le coste atlantiche dell’Africa settentrionale e nel Mediterraneo.
Stato di conservazione
Si tratta di una specie che presenta uno stato di conservazione non favorevole a livello europeo come svernante. Risulta quindi importante conservare i principali siti di sosta e svernamento.
La specie appare minacciata dalla trasformazione degli ambienti di sosta e alimentazione, dalla variazione di livello delle acque e dal disturbo venatorio nelle aree di svernamento, dalla molluschicoltura e dal saturnismo.
di Fabio Casale, Fondazione Lombardia per l’Ambiente
Supervisione scientifica: Giuseppe Bogliani, Università degli Studi di Pavia
tratto da:
Casale F., 2015. Atlante degli Uccelli del Parco Lombardo della Valle del Ticino.
Parco Lombardo della Valle del Ticino e Fondazione Lombardia per l’Ambiente.
Foto: Antonello Turri