C’è chi usa la lingua per pulirsi gli occhi, chi come autoclave, chi come fionda per catturare la preda e chi per abbassare la temperatura corporea. Quella che noi uomini chiamiamo lingua, nel mondo animale è davvero molto, molto di più. di organo di riconoscimento dei sapori.
Noi uomini siamo abituati a pensare alla lingua come all’organo principale dedicato al riconoscimento dei sapori. Ma è molto di più: mantenuta in posizione da una robusta massa muscolare, è importantissima anche nella masticazione e nella deglutizione del cibo ed è essenziale per parlare.
Molte sillabe non possono essere pronunciate correttamente senza l’aiuto della lingua, che è alla base del nostro linguaggio articolato, unico per complessità e varietà.
La lingua e il riconoscimento dei sapori
Tutti i vertebrati sono dotati della lingua, seppure in forme e dimensioni diverse, ma per moltissime specie la funzione di riconoscimento dei sapori della lingua non è così importante.
Noi uomini, per esempio, abbiamo sulla lingua e sul palato molle (quello più arretrato verso la gola) 10mila papille gustative, le terminazioni nervose che ci danno le diverse gradazione di dolce, salato, acido e amaro che vanno a comporre i sapori.
Ma in molte altre specie le papille sono concentrate in altre parti del corpo: il pesce gatto, che ha uno dei sensi del gusto più sofisticati al mondo animale, ne ha più di 20mila attorno alla bocca (ma non sulla lingua) e almeno altre 100mila in tutto il corpo.
Un gatto, al contrario, ne ha solo 400 e ha una percezione dei sapori molto diversa dalla nostra, con una scarsa sensibilità al dolce. La maggior parte degli uccelli ha solo qualche decina di papille e quindi deve affidarsi ad altri sensi per scegliere il cibo.
Per molte specie a causa dell’anatomia del palato, il gusto e l’olfatto non sono facilmente separabili. Ma questi stessi animali non hanno bisogno di essere troppo raffinati: se l’odore è quello giusto il pasto è assicurato.
Il riconoscimento dei sapori è solo uno degli usi di questo organo, al quale molti animali danno un’importanza anche superiore alla nostra. Basta pensare agli animali che si nutrono di formiche e termiti, come pangolini, formichieri e orriteropi che hanno nella lingua il principale strumento per la cattura delle prede. E lo stesso vale per camaleonti, balene, giraffe seppure con modalità diverse. Nessun vertebrato può fare a meno di questa parte del corpo e c’è chi ha saputo sfruttare al meglio la situazione.
Il “pidocchio mangia lingua”
È il caso di uno dei crostacei isopodi più strani al mondo: la Cymothoa exigua. A prima vista sembra una normale cimice d’acqua, di quelle che si attaccano sul lato dei pesci. Solo che questo non si colloca sul fianco o nelle branchie, ma all’interno della bocca di un pesce marino, attaccandosi saldamente alla lingua.
Qui divora rapidamente l’appendice e si sostituisce a essa completamente, senza che il pesce possa fare nulla per sbarazzarsene. Ma la cosa più singolare è che il pesce continua a nutrirsi e a vivere senza grandi traumi, perché il crostaceo assolve anche alle funzioni delle lingua: contribuisce a spostare il cibo all’interno della bocca e a spingerlo all’interno, prendendosi nel contempo qualche boccone.
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