Erik Groszyk ha 30 anni e una laurea ad Harvard. Ora, però, coltiva ortaggi a New York, in un container nel quartiere di Brooklyn. «Quando la settimana è particolarmente favorevole il raccolto sfiora i 10 chili», ha detto in un’intervista alla Reuters.
Groszyk ha deciso di aderire al progetto dell’associazione Square Roots, nata nella Grande Mela con un obiettivo: fornire verdura a chilometri zero ai cittadini.
Come si coltiva in un container
I contadini urbani hanno a disposizione una superficie di 30 metri quadrati. Le coltivazioni idroponiche crescono sotto la luce rosata dei Led e la temperatura è mantenuta costante da un moderno impianto di condizionamento.
Gli ortaggi sono rigorosamente OGM free e disponibili freschi tutto l’anno. «Per le varietà da scegliere mi affido ai consigli dei miei clienti – ha aggiunto Groszyk -. Ad esempio, il kale e la lattuga sono particolarmente apprezzati».
I numeri del business
Secondo i dati forniti da Square Roots, gli incassi dei contadini urbani si aggirano attorno ai 30.000/40.000 dollari all’anno. Da questa somma vanno sottratte le spese vive, circa 1.500 dollari al mese.
Insomma, un business redditizio che promette bene. «Se siamo riusciti a coltivare verdure nel cuore di New York, tutto il mondo potrà prenderne esempio e iniziare progetti simili», ha concluso Tobias Peggs, fondatore del progetto.
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