Non è facile immaginare come la tutela del mare possa partire da una metropoli come Milano. Forse starete pensando alle università milanesi, le grandi società che l’hanno scelta per ospitare i propri uffici o ancora alla sede di un ente pubblico. Niente affatto, oggi la protezione dei nostri mari parte anche dalla movida milanese.
Rifiuti galleggianti che arrivano da lontano
L’uso quotidiano di plastica ‘usa e getta’ e una delle principali cause di inquinamento in mare. Le grandi metropoli, indipendentemente dalla distanza che le separa dalla costa, sono tra le fonti più importanti di rifiuti plastici dispersi in acqua. Per questo motivo, Worldrise ha deciso di portare la tutela dell’ambiente marino proprio lì dove il mare sembra non esserci. E perché allora non partire proprio dai locali che animano la vita notturna milanese?
La scelta non è casuale. Infatti, per motivi pratici o di sicurezza molti di questi locali utilizzano plastica monouso arrivando, in una sola serata, a consumare migliaia di bicchieri e cannucce.
L’idea alla base del progetto No Plastic More Fun è la creazione del primo network di locali notturni plastic free. «Per i gestori non è una transizione facile. Worldrise ha le competenze per guidarli verso le soluzioni adatte alle loro attività ma anche per assicurare una corretta comunicazione che possa valorizzare il loro impegno», spiega Virginia Tardella, responsabile del progetto e co-fondatrice di Worldrise.
Alternative e iniziative virtuose
Plastica compostabile, cannucce di pasta e acqua filtrata per riempire la propria borraccia sono solo alcune delle alternative che hanno preso piede nei locali aderenti. Ma anche eventi dedicati, come la Notte Blu del maggio scorso, e una mappa accessibile tramite il QR Code delle borracce di Worldrise per conoscere tutti i locali della rete.
«Abbiamo deciso di agire per contrastare uno dei problemi più gravi che affliggono i nostri mari, ma abbiamo cercato di farlo tenendo a mente le necessità dei gestori e dei consumatori. Il successo di Milano – conclude Tardella – ci ha aperto le porte ad altre città italiane ed estere come Londra, Tarifa, Ibiza e Formentera».
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com