Un progetto di crowdfounding per dire ad alta voce che non si ha paura del lupo e che, anzi, si vuole preservare la sua presenza.
È questo l’obiettivo del progetto “Io non ho paura del lupo”, iniziativa di citizen science che mira a coinvolgere quanti più amanti della natura possibile.
Quanto durerà il progetto
Il progetto durerà 24 mesi, dal 1 maggio 2018 al 30 aprile 2020; questo lasso di tempo coincide con due cicli riproduttivi del lupo. La zona sulla quale si concentreranno le ricerche è quella dell’Appennino Ovest Parmense, nel territorio dell’alta val Taro. Qui, infatti, non è in corso da parte di altri enti o istituzioni nessun progetto di monitoraggio dedicato al lupo né sono disponibili dati aggiornati sulla sua presenza, fondamentali, invece, per contribuire efficacemente alla tutela della specie al fine di favorire la convivenza con le attività umane.
L’aiuto di tutti
Per finanziare il progetto è stata lanciata una raccolta fondi, al fine di poter acquistare tutto il materiale necessario al monitoraggio come, ad esempio, le video-trappole da piazzare sul territorio.
«Abbiamo fatto la scelta di premiare qualsiasi importo in egual misura – spiegano i responsabili del progetto –. Non vogliamo fare distinzioni tra i donatori, per questo la ricompensa sarà uguale per tutti: ciascun donatore sarà inserito in una mailing list riservata a chi ha contribuito donando, così da ricevere regolarmente via email il nostro diario di bordo che racconterà in anteprima l’andamento del monitoraggio, con video e immagini. Inoltre, alla fine del progetto, in base a quanto raccolto, produrremo e manderemo ad ognuno un piccolo omaggio, per ringraziarlo del supporto».
Coinvolgere anche i volontari
Il progetto conta di coinvolgere nell’attività di censimento e monitoraggio del lupo anche i volontari. «Abbiamo già formato una rete di circa 70 volontari ma continueremo a farlo, soprattutto durante la fase iniziale dove sarà fondamentale ricercare sul territorio i segni di presenza del lupo al fine di individuare le zone migliori per posizionare le video-trappole», concludono.
Per maggiori informazioni sul progetto: http://www.iononhopauradellupo.it/
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