Oltre 5 milioni di volatili osservati, di cui 30mila solo in Italia.
Sono questi i dati dell’edizione 2018 di Eurobirdwatch, il più importante evento dedicato al birdwatching, organizzato da BirdLife International e tenutosi nel week end del 6 e 7 ottobre.
25mila partecipanti
L’evento ha visto coinvolti 25mila appassionati birdwatcher in 41 paesi dell’Europa e dell’Asia centrale. La Lipu, partner italiano di BirdLife, ha organizzato l’evento in quasi 40 tra oasi, riserve e altri siti ornitologici sparsi in tutta Italia.
Le specie osservate
Tante le specie avvistate nei cieli del nostro Paese, tra le quali spiccano uno smeriglio, il più piccolo dei falchi europei, in Italia visibile di passo e soprattutto come svernante, avvistato all’Oasi di Casacalenda, in Molise; sempre in Molise si è potuto ammirare una passera lagia, specie nidificante nelle Alpi occidentali. Alla Riserva regionale Lago di Tarsia, in Calabria è stata, invece, avvistata una casarca, oca che nidifica nelle regioni dell’Asia centrale.
Nel complesso le tre specie più viste nel nostro paese sono state lo storno (quasi 10mila individui), il gabbiano reale (oltre 2.700) e il germano reale (oltre 2.500).
Il primato ungherese
Il record di animali avvistati spetta all’Ungheria, dove sono stati oltre un milione e 300 mila gli uccelli avvistati.
Per quanto riguarda le specie più abbondanti a livello europeo, queste sono state il fringuello (oltre 1,1 milioni di esemplari), lo storno (oltre 1 milione di esemplari) e l’oca faccia bianca (590mila).
Tra le rarità osservate ci sono il cigno minore e l’albanella pallida, osservate in Bielorussia; il nibbio bianco australiano e il luì forestiero visti in Belgio, il pellicano riccio in Bulgaria, il piviere dorato americano e l’averla capirossa in Finlandia.
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