La soia è diventata un problema ambientale, perché la sua produzione fuori misura mette in pericolo l’ambiente. L’agricoltura intensiva è, infatti, responsabile di un quarto delle emissioni di gas serra prodotte dall’uomo. Senza considerare, poi, l’impatto della coltivazione della soia sulla deforestazione.
Uno degli utilizzi principali della soia è nei mangimi. Per cercare di mitigare questo impatto, è stato lanciato un bando internazionale congiunto ERA-NET SUSFOOD2 e CORE Organic, destinato a programmi di ricerca sui sistemi alimentari eco-sostenibili.
Il progetto vincitore
Il progetto Poultrynsect, coordinato dall’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in partnership con ricercatori e docenti dei dipartimenti di Scienze Veterinarie e di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, ha vinto il bando internazionale.
Il progetto prevede l’utilizzo di larve di mosca soldato nera (Hermetia illucens) nell’alimentazione di polli in allevamento biologico, a parziale sostituzione della proteina apportata dalla farina di soia, per consentire una produzione di carne sostenibile e migliorare il benessere animale. Le larve saranno allevate su substrati biologici di scarto, consentendo la valorizzazione dei prodotti in eccesso da industrie alimentari.
Il progetto dovrà valutare anche l’efficacia delle larve d’insetto nel migliorare le performance di crescita, il benessere animale, il microbiota intestinale e il sistema immunitario di polli biologici a lento accrescimento.
Grazie a un approccio multidisciplinare, i risultati del progetto Poultrynsect forniranno nuove conoscenze sull’impiego delle larve vive, contribuendo cosi allo sviluppo di diete per avicoli con una migliorata sostenibilità ambientale.
«Il progetto – dichiara il prof. Achille Schiavone, docente di nutrizione e alimentazione animale presso il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Torino – consente di promuovere l’utilizzo degli insetti nell’alimentazione del pollame al fine di migliorare il benessere animale (attraverso l’espletarsi del comportamento naturale dei polli di nutrirsi di insetti), la salute animale (poiché gli insetti posseggono interessanti proprietà nutraceutiche capaci di migliorare la salute intestinale) e la sostenibilità ambientale dei mangimi».
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